Il pivot Giorgia Manfrè è intervenuta a Radio Doc per parlare dell’ultima partita giocata dall’Alma Patti, che l’ha vista coinvolta indirettamente per un fatto extrasportivo. La sua squadra tornava in campo dopo due settimane di stop: “Umbertide è una squadra aggressiva che tende a farti giocare male in un campo difficile. Noi eravamo reduci da due settimane di stop che ti fanno fisiologicamente perdere il ritmo e ritrovare fluidità nei movimenti non è facile. Una sconfitta dura da digerire ma guardiamo già alla prossima partita un una stagione difficile per via dei continui rinvii a causa del Covid”.
L’ex Selargius ha raccontato anche l’episodio che ha fatto parlare tanto la stampa in relazione a insulti provenienti dagli spalti. La giocatrice è rimasta involontariamente coinvolta senza nemmeno averne preso consapevolezza: “Io non mi ero accorta di nulla sino a due ore dopo il match perché è stata una gara molto intensa ed ero concentrata alle dinamiche del campo. Gli insulti rivolti a me e Verona sono cose brutte specie in un periodo come questo perché già è consentito l’accesso a poche persone se poi chi entra trascende anche i limiti non è ovviamente edificante. Ovviamente non sarà l’ultima volta che succederà. Non si è capito chi fosse stato, dispiace principalmente che la società di casa non abbia preso posizione ufficiale a seguito dell’accaduto. Il ruolo del telecronista teoricamente impone di dover mantenere sempre un certo decoro professionale mentre chi ha commentato la partita ha fatto semplicemente il tifoso”.