L’Acr Messina non potrebbe arrivare meglio al big-match di Acireale. Dopo una settimana tranquilla, decisamente differente da quella vissuta nel centro etneo, il tecnico Raffaele Novelli ha convocato l’intera rosa. Nel pomeriggio in ventotto sono partiti infatti per il ritiro pre-gara. Un’ulteriore scelta voluto dalla proprietà per preparare al meglio la prima di tre gare che potrebbero valere una seria ipoteca sulla promozione in serie C, contesa adesso da Gelbison e Fc Messina, che devono ancora recuperare delle gare. Nel frattempo, Lomasto e compagni rappresentano la squadra che ha vinto di più (undici volte) e perso meno (appena due, con Rende e Fc appunto).
Sul campo è possibile immaginare una variazione dell’undici proposto con successo contro il Rotonda, con il quarto under, Cretella, che potrebbe agire in attacco, irrobustendo invece con tre over il centrocampo. Per il resto conferme in blocco, anche perché la retroguardia ha giovato della staffetta tra i pali fra Lai e Caruso. Conforta la crescita di Addessi, Bollino e Vacca, che sembra finalmente essersi lasciato alle spalle il problema al polpaccio che lo ha limitato nei primi mesi.
L’Acireale, dopo l’avvicendamento in panchina tra Pagana e De Sanzo, reso inevitabile dalle sette sconfitte esterne che hanno deposto in fretta i sogni di gloria, dovrà rinunciare anche a due elementi simbolo dell’ultimo biennio: l’argentino Nicolas Rizzo, che lascia i granata dopo ben venti reti e nove assist, e il difensore Amedeo Silvestri, che aveva collezionato ben 42 apparizioni complessive nonostante il lungo stop per il Covid. L’ex tecnico di Paganese e Corigliano sarà chiamato a cercare soluzioni alternative in corso d’opera, ma è chiaro che si tratta di due defezioni pesantissime.
Dopo avere collezionato tre sconfitte negli ultimi tre precedenti, per il Messina la voglia e l’opportunità di sfatare un piccolo tabù, rievocando il successo del 2013, firmato da Chiaria, nell’anno dell’ultima promozione in C, sotto la gestione Lo Monaco. L’Acireale apparso fragilissimo in trasferta in casa ha vinto sette delle otto gare fin qui disputate, concedendo soltanto un pari al Rotonda superato nettamente dai giallorossi domenica scorsa in riva allo Stretto. L’ultimo ko interno, per 2-3 con il Giugliano, risale al lontano 15 dicembre 2019 e quindi un blitz avrebbe un peso doppio, in chiave promozione ma anche perché rappresenterebbe l’ennesimo inequivocabile segnale lanciato alle rivali.
Rispetto a una settimana fa, Novelli sa ora di poter contare anche sui nuovi acquisti Acquadro e Daniello, che stanno prendendo confidenza con il nuovo gruppo e non sono più entrati nella lista dei convocati soltanto per onor di firma. Due opzioni in più, tra gli over e tra gli under, in un’annata che nelle intenzioni della proprietà deve rappresentare il definitivo rilancio. All’andata il convincente esordio stagionale di Aliperta, la rete di Foggia, capocannoniere del torneo con dodici reti, e il rigore trasformato da Bollino, consentirono di intaccare le prime certezze degli acesi, piombati adesso a -8 ma con il match con il Roccella fanalino di coda ancora da recuperare. La sfida dell’Aci e Galatea rappresenta quindi un nuovo crocevia della stagione e l’ultima chiamata per i granata.