Quindici mesi dopo la sconfitta con il Castrovillari, costatagli la panchina, Massimo Costantino è tornato sulla panchina del Fc Messina, firmando subito un successo pesantissimo: “Una vittoria meritata. L’abbraccio tra i ragazzi a fine gara mi rende felice, io ero già dentro lo spogliatoio ma significa che il gruppo fa quadrato. Lo sapevamo perché sono bravi ragazzi e ottimi giocatori. La gara era difficile, giocata su un campo molto difficile contro una squadra imbattuta da molto tempo e quest’anno capace di fare cinque vittorie e due pareggi”.
La squadra ha fatto quadrato, dopo il ko di Acireale il secondo cambio di allenatore della stagione: “Faccio i complimenti ai ragazzi e a tutto l’entourage e anche al San Luca, una squadra che farà molto bene in questo campionato. Credo che io in questa vittoria c’entro poco, perché è stata decisiva la voglia della squadra di vincere, al di là di aspetti tattici o tecnici. Con la testa dobbiamo già pensare alla prossima partita. Speriamo di continuare con questa fame o non servirà a nulla. Avevamo qualche assenza, è giusto dirlo, ma questo successo su un campo difficile ha un valore maggiore”.
Archiviato il San Luca, al “Franco Scoglio” sarà di scena un’altra matricola terribile, il Dattilo, che ha già battuto il Fc Messina a inizio stagione: “È stata una piccola impresa, ma non c’è comunque tempo di pensare perché mercoledì si rigioca. Ho diversi collaboratori che mi danno una mano, quindi confido tanto in loro per preparare la prossima partita. Dico sempre che bisogna continuare, abbiamo fatto tutto quello che possiamo decantare, ma se poi non scendiamo in campo mercoledì con questa voglia significa che non abbiamo capito niente”.
Con pochi allenamenti a disposizione, Costantino ha cercato di lavorare soprattutto sulla testa dei suoi calciatori: “Abbiamo sempre provato a giocare la palla. Il terreno di gioco era abbastanza morbido. Nel secondo tempo ovviamente si è giocato di meno e contro quegli attacchi portati con cinque, sei o sette uomini abbiamo giocato sulle ripartenze con meno palleggio, ma era fisiologico. Ci sono alcune cose da rivedere, ma penso che al di là dei tre punti e del successo importantissimo conta che se sei in serie D ti devi calare in questa categoria. Devi avere umiltà: ho detto ai ragazzi di dimenticarsi delle loro tante presenze passate a più alti livelli e pensare al San Luca. Per me è un segnale molto positivo”.
Ancora una volta non sono mancate le sorprese, con il sesto ko esterno dell’Acireale e il pari interno della capolista: “Anche i risultati sono stati particolari, a dimostrazione che tutte le squadre possono battere chiunque. Questo campionato onestamente lo pensavo un po’ diverso perché con problematiche Covid, sponsor e pubblico che non ci sono mi aspettavo un livello un po’ più basso, ma non è così. Puoi perdere contro tutti: ad esempio il Rende è tutta una squadra diversa dall’inizio mentre il Cittanova ha sempre avuto qualità. Dattilo è una squadra completamente diversa, con caratteristiche da interpretare in modo differente. Il tempo non c’è e occorrono una concentrazione ed energie mentali importantissime. Spero che i ragazzi si dimentichino subito di aver vinto su un campo importante o il problema si ripeterà”.