Lo stop con il Cittanova sembra un déjà vu per l’Acr Messina. Lo sa bene il tecnico Raffaele Novelli: “Sono partite che sono già capitate contro squadre che hanno una strategia diversa dalla nostra. Il Cittanova ha qualità non indifferente, giocano bassi partendo da dietro, concedono pochi spazi e se fai le giocate con un’esecuzione di velocità diversa vai in difficoltà. Nei primi venti minuti abbiamo creato 3-4 palle gol, non è facile finalizzare contro una squadra ben organizzata e chiusa”.
Un pari che frena la corsa della capolista e ricalca quello del 3 febbraio scorso contro il Licata: “Ci sono sempre demeriti nostri e meriti degli avversari che non ti permettono di fare le tue cose. Se sfrutti le palle gol iniziali costringi all’avversario a cambiare atteggiamento e aprirsi, concedendo spazi che altrimenti non è facile trovare. Devi avere pazienza e giocare la palla con uno-due tocchi con un’intensità elevata, mentre oggi avevamo una intensità bassa, dando più tempo all’avversario di sistemarsi tatticamente”.
Su un volto diverso dell’attacco, incentrato sul tridente composto da Arcidiacono, Foggia e Bollino, invece Novelli spiega: “Abbiamo una squadra con idee precise, schierare Manfrellotti significa giocare qualche palla lunga in più e perdere le distanze abituali. Fare un gioco diverso necessita qualche elemento con caratteristiche diverse. L’abbiamo fatto qualche volta e non ci è andata bene. Questa squadra se si mette bassa a lanciare lungo non trova profondità, mentre preferisco allungare la squadra. Oggi gli spazi li abbiamo attaccati ma muovendo la palla ad un’intensità bassa. Questa è stata la chiave di lettura della gara”.