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Caruso si presenta: “Ho saputo dell’Acr Messina un sabato notte. Buffon come idolo”

Un pomeriggio tranquillo per la sua prima con l’Acr Messina. Il nuovo portiere Leonardo Caruso, subito gettato nella mischia da Novelli per la sfida contro il Sant’Agata, è intervenuto nel corso della trasmissione “Contropiede” di Tcf Tv. Ha preso il posto di Lai, esordendo con un clean sheet. In attesa di esami più probanti, Caruso ha dato sicurezza al reparto e si è fatto trovare pronto all’occorrenza su Perkovic.

Caruso
Il portiere Caruso in azione alla prima con l’Acr (foto Giovanni Chilemi)

Queste le sue sensazioni dopo il debutto: “Essere il portiere di una squadra così importante non è facile per nessuno. Si viene chiamati in causa poche volte e bisogna essere sempre efficaci. Un po’ di timore c’era, ma i compagni mi hanno accolto benissimo. Questo è un grande gruppo e sono orgoglioso di farne parte. Le pressioni c’erano, il momento era delicato perché si veniva da qualche risultato non positivo, bisogna riportare la serenità con le vittorie”.

Nessuno stop per la Serie D, nonostante i tanti recuperi da effettuare ed un titolo di campione d’inverno che per l’Acr è ancora virtuale. Decisione che l’estremo difensore commenta così: “L’Acr mi sembra che sia una delle poche squadre ad aver disputato tutte le partite e questo è importante. Per l’Fc e l’Acireale andare incontro a qualche recupero settimanale può comportare un certo dispendio di energie e dunque possono perdere qualche punto per strada”.

Leonardo Caruso
Leonardo Caruso è il nuovo portiere dell’Acr Messina

Il classe ’99 di origini romane non ha minimamente esitato di fronte alla chiamata della società giallorossa. Lui stesso spiega come sia realmente avvenuto il trasferimento in riva allo Stretto: “Ho saputo dell’interesse tramite il direttore Cocchino D’Eboli che ringrazio per la possibilità che mi ha dato. Il mio procuratore mi ha chiamato di sabato notte, una decina di giorni fa. Quando ho sentito di Messina gli ho detto: andiamo subito”.

Punti di forza e aspetti da migliorare. Caruso si presenta così ai suoi nuovi tifosi: “Un portiere della mia struttura può dare qualcosa di più in uscita e a livello di cattiveria, concentrazione e personalità, anche se sono molto giovane. Ventuno anni sono pochi per un portiere, so di dover migliorare specie con i piedi”.

La gioia di Foggia e compagni (foto Giovanni Chillemi)

L’arrivo in giallorosso è maturato per lui dopo una prima parte di stagione travagliata: “Ho iniziato facendo il ritiro con la Sambenedettese, ma per il nuovo regolamento sulle liste di C non ho potuto firmare il mio primo contratto da professionista. Il Picerno, retrocesso in D, è una società ambiziosa, ma sono cambiate alcune cose a livello di under e quindi hanno preso altre decisioni. Quindi la mia breve parentesi a Rieti, con diversi problemi a causa del passaggio di proprietà che mi hanno fatto decidere di andare via. Per fortuna è arrivato l’Acr Messina”.

Il modello da seguire? Caruso lo ha ben chiaro e sceglie senza esitazioni: “Il mio idolo è Gianluigi Buffon, il portiere più forte di tutti i tempi. Non ha rivali per continuità e concentrazione. Ha sempre giocato ad alti livelli, attraversando tre epoche in cui il ruolo del portiere è cambiato tantissimo”.

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