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Igea, Furnari: “Torneo falsato, ma giusto riprendere. Ringrazio i ragazzi”

Dopo mesi d’incertezza adesso si torna a parlare di calcio giocato. Il campionato di Eccellenza è fermo da ottobre: nel frattempo le società hanno atteso pazientemente il da farsi e ora la politica calcistica ha finalmente sciolto le riserve. Non sono ancora ufficiali i tempi, ma le recenti parole di Sibilia e Morgana, rispettivamente presidente della Lnd e del comitato regionale della Figc, non lasciano spazio a dubbi: la quinta serie tornerà in campo tra febbraio e marzo.

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Un undici titolare dell’Igea (foto Ciccio Saya)

Una risposta che l’Igea 1946 attendeva da tempo, soprattutto alla luce del comunicato di un paio di giorni fa, in cui il presidente Stefano Barresi chiedeva alle istituzioni calcistiche di uscire allo scoperto, dicendo chiaramente se la stagione 2020/2021 potesse ritenersi già conclusa oppure no. Le risposte sono arrivate e soddisfano il tecnico barcellonese Giuseppe Furnari.

Forse è trascorso un po’ troppo tempo, ma adesso sappiamo su quali basi si intende riprendere. Le dichiarazioni di Sibilia e Morgana mi hanno rassicurato perché non sono stati proclami fini a se stessi, ma si è parlato di tamponi e protocolli che equiparano l’Eccellenza alla serie D. C’è l’idea di portare comunque a termine il campionato: noi attendavamo proprio questo, ci servivano regole certe e molto presto arriveranno. La nostra società ha chiesto certezze: condivido lo spirito di quel comunicato, siamo uomini di sport ma chi gestisce le società deve guardare anche all’aspetto economico e non poteva più aspettare”.

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Una fase della sfida del D’Alcontres tra Igea e Siracusa

Un eventuale tour de force non spaventa l’ex allenatore del Città di Messina: “Al momento dello stop erano state disputate appena poche gare. Mi pare evidente che, facendo un rapido calcolo, probabilmente il campionato continuerà anche in estate e ci saranno dei turni infrasettimanali. Questo non mi spaventa, perché saremo tutti sulla stessa barca: l’importante è riprendere e terminare la stagione. Stiamo vivendo un periodo storico molto complesso, sarebbe sbagliato chiedere che tutto torni subito come prima. Mi auguro di no, ma ci saranno dei rinvii, così come in D: questo è già un campionato falsato per via di questa situazione, ma è giusto che si riprenda a giocare, il calcio dilettantistico deve dare un segnale e le società che hanno investito devono avere la possibilità di giocarsi i propri obiettivi“.

Molti presidenti, Barresi in primis, hanno gridato alla necessità di riprendere a giocare con gli spalti aperti, ma per Furnari questo aspetto può essere messo in secondo piano: “Sinceramente non mi sembra una priorità. Dico una cosa che può sembrare controcorrente, perché i tifosi rappresentano un aspetto molto importante per il nostro mondo. Però si viene da un lunghissimo periodo di inattività: pensare di avere anche il pubblico sugli spalti mi sembra un’idea troppo ardita. Per il momento dovremo accontentarci di riprendere a giocare e ad allenarci, ringrazio i ragazzi che sono rimasti all’Igea nonostante le sirene provenienti dalla serie D, dimostrando un grande attaccamento al progetto e alla piazza”.

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