Il Castrovillari ancora una volta si lecca le ferite. Amareggiato il direttore sportivo Giovanni Arcidiacono: “Purtroppo da quando è iniziato il campionato dominiamo le partite ma non riusciamo a concretizzare in zona gol. Pesa l’episodio sfortunato del rigore: non possiamo rimproverare nulla alla squadra, ci vorrebbe più cattiveria in area di rigore. Con il tempo miglioreremo”.
In classifica sono già sei i punti di distacco dalla zona play-off: “Paghiamo alcuni pareggi interni. Non siamo riusciti a fare gol. Si è visto nettamente un dominio territoriale contro una delle squadre accreditate per il salto di categoria. Giochiamo bene, siamo aggressivi a centrocampo, ma in attacco non ci facciamo valere come dovremmo. Dobbiamo migliorare in fase offensiva”.
I calabresi devono comunque recuperare una gara, in un torneo condizionato dal Covid: “Abbiamo preparato il match con il Troina per una settimana e quando siamo saliti sul pullman ci hanno avvertito che sarebbe slittato. Purtroppo sarà così tutta la stagione. C’è equilibrio, manca un’ammazzacampionato. Gli infortuni e le assenze originate dal virus ovviamente incidono. Ci sta che una squadra prenda alcuni punti di svantaggio, ma per me si deciderà nelle ultime gare”.
La finestra per le trattative è stata estesa di due mesi, ma secondo Arcidiacono cambierà poco: “Il mercato sarà aperto fino a febbraio soltanto sulla carta. Con questa situazione è complicato effettuare altri investimenti e cambiare giocatori. Sappiamo benissimo le difficoltà che stanno vivendo le società, senza incassi e sponsorizzazioni. Saranno pochi i movimenti in questa sessione”.
Il dirigente ha evidenziato un grave episodio, avvenuto nel corso del match del “Franco Scoglio”: “Ci hanno rotto il parabrezza del pullman, un episodio deprecabile. Mentre il Paese vive una situazione drammatica, c’è ancora gente che fa queste cose. Siamo veramente delusi. Abbiamo assistito a una partita bellissima, giocata con sano agonismo. Siamo stati accolti bene dalla società. Trovi purtroppo degli imbecilli, che esultano così. Sinceramente non ho parole”.