Non è in dubbio la disputa del match tra Roccella e Acr Messina. Dopo la mancata effettuazione dei test rapidi da parte di Federlab, anche il club calabrese ha provveduto ad effettuare i test presso un laboratorio privato. A confermarlo è il direttore sportivo Francesco Curtale, che auspica però maggiori aiuti da parte della Lega: “Come spesso accade agli annunci non seguono i fatti concreti. Economicamente la situazione non è facile per la squadra di un paese di 6.500 abitanti. Abbiamo già perso l’incasso del match con il San Luca, che avrebbe attratto un migliaio di sostenitori ospiti. Il 23 dicembre, con le festività natalizie e i tanti rientri al paese, lo stadio sarebbe stato pieno ma ovviamente per ora resta chiuso al pubblico”.
Curtale è rammaricato perché le istanze dei club non sono state ascoltate: “Il termine della conclusione del torneo è già stato posticipato di un mese, a giugno. Non si potrà andare oltre, anche perché in D tanti stadi non sono dotati di adeguati impianti di illuminazione, che si renderanno necessari per evitare il grande caldo pomeridiano. In estate avevo chiesto l’abbattimento dei costi d’iscrizione e della fideiussione, di prevedere la prima fase del torneo juniores a livello regionale, per evitare ad esempio le trasferte in Campania, e una piattaforma televisiva per tutta la serie D per compensare i mancati incassi. Sei mesi dopo quelle tre proposte sono cadute nel vuoto. Non credo quindi sia necessario aggiungere altro”.