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Messina

Stadio “Scoglio”, aperta la prima busta. La Commissione valuta l’offerta del Fc

A poco più di un mese dalla nomina della Commissione valutatrice, è stato avviato l’iter di analisi dell’unica offerta pervenuta per la gestione pluriennale dello stadio “Franco Scoglio”.

Una vista dall’alto del manto erboso del “Franco Scoglio” (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Nei giorni scorsi è stata aperta la prima busta, che conteneva i requisiti amministrativi richiesti. Nella prossima seduta verrà aperta la busta con la proposta economica. In pratica, il piano finanziario e le fideiussioni a garanzia, che bisognava offrire all’Amministrazione per dimostrare la sostenibilità del progetto e degli investimenti prospettati. Infine si analizzeranno gli aspetti tecnici, con il progetto di adeguamento della struttura e le opere migliorative previste.

In particolare, secondo quanto è filtrato, sarebbero previste una copertura dello stadio, requisito peraltro indicato nel bando, e la creazione nei locali interni di un museo del calcio cittadino. Nel progetto avanzato dal Fc Messina si ipotizzerebbe anche una riduzione della capienza, che però andrà valutata ai fini dell’organizzazione di concerti o altri grandi eventi.

Franco Scoglio
Da valutare una riduzione della capienza, che inciderebbe sui concerti

A curare l’iter e gli incartamenti per conto della società presieduta da Rocco Arena sono l’amministratore delegato Carmelo Santoro, l’ingegnere Franco Mento, che è anche consigliere d’amministrazione del club, e il consulente esterno Leonardo Limatola, già dirigente della Fiorentina dei Della Valle, oltre ad alcuni studi professionali.

I tempi potrebbero essere rapidi e un punto potrebbe essere tracciato già entro fine anno, come aveva auspicato nelle scorse settimane anche l’assessore comunale allo Sport Francesco Gallo. Il principale impianto cittadino sarà concesso per almeno trent’anni soltanto se la Commissione riterrà congrua l’offerta.

Anche nel progetto del Celeste del 2017 era presente il riferimento a un’area celebrativa del calcio messinese

Il presidente della Commissione è l’ingegnere Antonio Amato, indicato da Palazzo Zanca, e affiancato dai professionisti catanesi Filippo Di Mauro, ingegnere 44enne che si occupa delle analisi economiche, e Giuseppe Consoli, avvocato 41enne iscritto nell’Albo nazionale tenuto dall’Anac e già presidente della commissione giudicatrice sul dissesto idrogeologico in Sicilia.

La gara prevedeva un importo complessivo a base d’asta di 300.000 euro oltre Iva quale canone a base d’asta da corrispondere dal Concessionario al Comune ed era aperta a operatori economici, cooperative e consorzi di associazioni e società sportive con un fatturato globale minimo, riferito agli ultimi tre esercizi, per un importo pari ad almeno due volte l’importo a base di gara, ovvero 600.000 euro.

Erano richieste inoltre “adeguate capacità professionali e tecniche”, attestate dall’avvenuto “espletamento negli ultimi tre anni di un servizio di gestione di impianti sportivi con un minimo di 10.000 posti” e una cauzione provvisoria del 2% dell’importo della concessione, quindi 6mila euro.

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