Si è spento a 73 anni, vittima del Covid che ne ha aggravato le condizioni, Giovanni Bruno Picat Re, ex giocatore del Messina nella stagione 1974/75. A quei tempi quella giallorossa era una piazza entusiasta che aveva gustato la gioia di una promozione dopo undici lunghi anni nel corso dei quali aveva sofferto per via di tre retrocessioni che l’avevano fatta sprofondare dal paradiso della serie A all’inferno della D.
Attaccante longilineo, ottimo colpitore di testa, cresciuto nel vivaio del Torino, Picat Re giunse in riva allo Stretto nel 1974, prelevato dal Catania insieme al difensore Dante Lodrini, per rinforzare quel Messina neo-promosso dalla quarta serie, che il presidente Giovanni Gulletta avrebbe voluto riportare tra i cadetti. Era il Messina all’olandese allenato da Franco Scoglio, alla sua prima esperienza sulla panchina giallorossa. Per Giovanni Picat Re non fu un campionato eccezionale, ma in campo si faceva notare per la sua generosità. In campionato 31 le gare disputate e quattro reti realizzate (sette presenze e sette gol in Coppa Italia) e faceva parte di un attacco imperniato sul centravanti Rosario Castronovo e sull’ala Ezio Musa, ma c’era anche l’emergente Nunzio Pensabene.
Il primo gol in campionato arriva il 7 ottobre 1974 contro il Cynthia Genzano al “Celeste”, Picat Re anticipa di giustezza il portiere Santolamazza e raddoppia per i giallorossi che si impongono con il punteggio di 2-0. La seconda rete all’undicesima giornata: Picat Re la realizza alla Turris, suo il gol del 3-0 finale, dopo la doppietta di Musa. Alla terza di ritorno, contro la Casertana, Picat Re realizza sul finale del primo tempo il gol del 2-1 che dava l’illusorio vantaggio ai peloritani che poi saranno raggiunti nella ripresa per il 2-2 finale. La quarta rete la realizza in trasferta, a Barletta, al 78’ con un’azione personale che rimette in partita il Messina sotto di due reti. Finirà 3-1 per i pugliesi.
In Coppa Italia, Picat Re realizza sette reti in sette gare disputate: da evidenziare la tripletta sul campo del Crotone (2-3 il finale) e il gol in casa al Catania (1-1). Le sue migliori stagioni sono comunque legate alla maglia del Matera, e fu proprio con i lucani a sfoggiare una grande prestazione al “Celeste” nella stagione 1976/77, in un match determinante per la permanenza in serie C che i biancoscudati persero per 2-1, gol di Picat Re, pareggio di Garganico e nuovo vantaggio ospite realizzato dal dischetto da un certo Vito Chimenti. Una sconfitta che segnò quel campionato e l’ultima apparizione nella struttura di via Oreto per l’attaccante, che risulta ancora oggi il più prolifico nella storia dei biancazzurri. Con la fascia al braccio da capitano, fu tra gli artefici della galoppata vincente che il Matera, in un campionato memorabile, fece per raggiungere una vetta mai più toccata: la promozione in serie B.
Prima di giocare nel Messina, Picat Re vestì le maglie di Torino, Canelli, Matera, Livorno, Novara e Catania. Dopo una breve esperienza con il Lecce chiuse la sua carriera con i lucani. Alla famiglia di Picat Re le condoglianze della redazione di MessinaSportiva.