L’Argentina ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, a conferma dell’indelebile legame con Diego Armando Maradona. Sono momenti di commozione anche nello spogliatoio del Fc Messina, del quale fanno parte tanti sudamericani, che attraverso i social hanno tributato un ultimo saluto al loro grande idolo.
Il direttore sportivo Cesar Grabinski ha ammesso: “Sono molto triste e amareggiato, ma Diego non morirà mai, continueremo a parlarne fino alla fine dei giorni. Mi piace tanto una frase, che recita “Non mi interessa cosa ha fatto Diego nella sua vita, mi interessa cosa ha fatto per la nostra”. Il carisma con cui affrontava le partite rimarrà indelebile, tanto quanto le sue gesta tecniche e le sue magie con il pallone”.
Il talentuoso fantasista Facundo Coria non nasconde il suo dolore: “Quest’anno ho subito una grave perdita familiare e adesso Maradona. Da argentino, è come se fosse morto un parente. Non vedo l’ora che finisca il 2020”.
Gli fa eco l’attaccante Pablo Caballero: “Un giorno triste per tutti noi che amiamo il calcio. È stato lui ad ispirare questo sport”.
Sentimenti condivisi dall’ultimo acquisto, ancora in attesa di tesseramento, la punta centrale Hernan Barcos: “Fa davvero male. È un colpo pesantissimo per chiunque abbia giocato a calcio ma anche per chi lo ha seguito soltanto da lontano. Le dimensioni dell’uomo e del calciatore rendono Maradona eterno”.
I quattro argentini del Fc sono in lutto, come tutto il loro paese e come accade anche a Napoli, dove il Pibe de Oro ha scritto alcune delle pagine più belle da uomo e da straordinario calciatore.