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Gelbison, Puglisi: “Fondamentali i test rapidi. Ma servirà l’aiuto della Lega”

La Gelbison si è lasciata alle spalle ben sedici positività al Covid ed è pronta finalmente a tornare in campo. Ce lo conferma il presidente Maurizio Puglisi: “I tamponi effettuati martedì mattina in realtà hanno certificato che abbiamo ancora un ultimo positivo, mentre erano due la settimana scorsa. Ma per responsabilità torneremo in campo comunque, altrimenti avremmo troppe partite da recuperare. Abbiamo dato disponibilità alla Lega per il Sant’Agata, poi vedremo con l’Acr Messina quando fissare la successiva”.

Gelbison
Una fase della sfida tra Gelbison e Rende

Il massimo dirigente è di origine messinese: “Come i miei, sono di Francavilla di Sicilia e ho sempre tifato Messina, più della Salernitana, che è la squadra della provincia in cui sono cresciuto e ho vissuto, perché mio padre era carabiniere in Campania. Ricordo gli anni della A e mi dispiace per l’attuale divisione tra due squadre, che non porta a nulla. Il calcio è una passione: ho giocato nella Gelbison e ho voluto investirci da imprenditore”.

Il Covid ha costretto i rossoblù a fermarsi dallo scorso 18 ottobre: “Abbiamo avuto grandi difficoltà. I ragazzi sono rimasti in quarantena in una struttura, a carico nostro, ma la macchina non si è fermata. I sedici positivi, dei quali undici erano asintomatici, hanno ripreso gli allenamenti, anche se ovviamente hanno ancora dei postumi. Il focolaio almeno si è bloccato, ovviamente la condizione fisica sarà precaria”.

Maurizio Puglisi
Maurizio Puglisi è il presidente della Gelbison

Un nuovo protocollo è fondamentale: “Vero è che siamo Dilettanti ma i costi sono paragonabili al professionismo, anche perché a differenza dell’Eccellenza abbiamo tanti calciatori che arrivano da fuori. Le misure attuali sono carenti. Adesso verranno finalmente effettuati test rapidi ogni quattro giorni, almeno una volta tra una gara e l’altra”.

Nelle scorse settimane Puglisi si è scontrato con il Troina: “Gestisco centri di riabilitazione e rsa e quindi, forte di quell’esperienza, il giovedì antecedente la gara tutto il personale si è sottoposto al tampone. Se loro avevano dei casi sospetti già il lunedì, avrebbero dovuto comunicarcelo. Abbiamo appreso dei loro positivi soltanto il venerdì successiva, da una nota stampa. Se lo avessimo saputo prima, li avremmo isolati ed evitato contatti. Ci eravamo pure registrati sull’app della Regione Sicilia, ma neanche l’Asp ci ha contattato”.

Gelbison
Una fase del match fra Troina e Gelbison, che ha scatenato i contagi

Per le società un nuovo aggravio di costi: “Ho già acquisito i tamponi rapidi, che dovranno essere certificati dal nostro medico. Confido in un contributo ulteriore da parte della Lega, non possono certo bastare i 3mila euro fin qui versati. Spenderemo una decina di euro a tampone. Con sedici positivi abbiamo già effettuato tanti controlli, la metà privatamente. Affidandoci soltanto alle strutture pubbliche i tempi si sarebbero allungati. Si dovrebbe capire se altri li hanno effettuati soltanto ai sintomatici e gli altri hanno giocato lo stesso, diffondendo l’epidemia”.

Il momento resta delicato: “Gli incassi sono azzerati, gli sponsor scappano con le attività in crisi, i costi di trasferta ingenti. Sosterremo anche le spese delle riprese televisive per offrire almeno un servizio minimo. Il calciomercato? Un grande punto interrogativo”.

Sulle possibili protagoniste Puglisi non si discosta dal parere di tanti addetti ai lavori: “È un torneo anomalo, con tante variabili. È equilibrato, con tanto agonistico, il livello nell’altro girone in cui abbiamo militato l’anno scorso era più alto. Acr e Fc Messina pePuglisir blasone e piazza partono in pole con l’Acireale. Vedremo quanto reggerà la sorpresa Cittanovese. Peseranno anche la solidità società e magari la fortuna di non avere positivi”.

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