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Messina

Il Movimento AcMe invita a usare la bici in città: “Sfruttare i fondi stanziati”

Porre attenzione alla mobilità sostenibile e incentivare l’uso della bicicletta in città. Sono questi gli obiettivi principali del Movimento AcMe, Anonimo Ciclisti Messina, nato a febbraio 2020 dall’incontro di un gruppo di amici e cittadini, che hanno deciso di utilizzare la bici come mezzo di trasporto pubblico per gli spostamenti quotidiani.

bicicletta
Una famiglia in bicicletta con mascherine protettive (foto Ansa)

L’AcMe afferma in una nota che “sono stati stanziati un milione e 200mila euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la progettazione, la promozione e lo sviluppo della mobilità ciclabile della città Metropolitana di Messina, rispettivamente 452mila euro nel 2020 e oltre 753mila nel 2021. Fondi mirati ad incentivare i cittadini dell’area metropolitana messinese all’utilizzo delle biciclette come mezzo di trasporto per gli spostamenti urbani, al fine di contrastare la diffusione del Covid-19, limitando il sovraffollamento dei mezzi pubblici e favorendo il cambiamento verso una città che guarda a progetti futuri di sostenibilità per il benessere personale e collettivo. Gli enti locali beneficiari delle risorse dovranno provvedere alla realizzazione degli interventi entro ventidue mesi dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, e saranno tenuti ad inviare al Ministero la rendicontazione relativa all’intervento entro due anni, pena la revoca del finanziamento. Le risorse saranno destinate per mettere in sicurezza la circolazione ciclistica, la creazione di ciclostazioni, la realizzazione di nuove corsie ciclabili e il collegamento delle stazioni ferroviarie con i poli universitari”.

Pista Ciclabile
La pista ciclabile nei pressi dell’Università lato via Cesare Battisti

Ad oggi prosegue il comunicato “si è osservato un incremento del numero di mezzi ecologici che circolano in città. La bicicletta è il mezzo per eccellenza di libertà che mai come oggi risulta essere il più veloce, economico ed ecologico. Muoversi in sicurezza in bici, come anche in monopattino, necessita di spazi adeguati, infrastrutture dedicate e collegate tra loro a formare una rete ciclabile dal centro alla periferia. La realtà che giornalmente viviamo è però fatta da troppe auto, troppi mezzi pesanti, troppi incidenti, sempre meno spazio per pedoni e ciclisti e troppa arroganza alla guida. Una situazione ereditata certamente dal passato a cui vorremmo porre fine, approfittando del periodo particolare che stiamo attraversando, desiderando una città con meno inquinamento atmosferico e acustico, più sicura per tutti e più vivibile. L’evidenza più marcata è lo stato in cui versa la corsia ciclabile in centro città, ormai da anni priva di manutenzione, senza segnaletica, mai rispettata dalla cittadinanza, ignorata dalla polizia municipale e caratterizzata da pericolose buche che accrescono il rischio di cadute. Lo stesso vale per la ciclabile sulla litoranea, da anni chiusa in un tratto a causa dell’erosione costiera, e anch’essa lasciata in stato di abbandono“.

pista ciclabile
AcMe denuncia il totale abbandono della pista ciclabile della litoranea

Per il Movimento Acme le somme stanziate potrebbero essere destinate in tempi brevi all’ammodernamento dell’attuale rete ciclabile cittadina, prevedendo varie misure, che elenchiamo di seguito.
– lo sviluppo del “Bike to School” e “Bike to Work”, con politiche tipiche del Mobility Management; il senso unico eccetto biciclette, da adottare, quale innovativa variante della circolazione, in tutte le strade che per caratteristiche lo consentano (dimensione minima e assenza di angoli ciechi);
– interventi di moderazione del traffico, che rendano più sicura la circolazione per pedoni, ciclisti, motociclisti ed automobilisti;
– potenziamento ed estensione dell’attuale Quadrilatero della pista ciclabile (Corso Cavour, viale Boccetta, via Garibaldi, via C.Battisti, via T.Cannizzaro) ad altre aree della città (ad esempio Viale Europa, Viale Giostra, Viale Annunziata, via Catania), realizzando con segnaletica provvisoria, corsie e corridoi di circolazione riservate alle biciclette, includendo nelle corsie (senza barriere) degli autobus anche la circolazione dei velocipedi;

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Una bici di fronte al Municipio, per sensibilizzare l’Amministrazione

– Proposta di dotazione alla Polizia Municipale di mezzi sostenibili quali e-bike, overboard, nel lungo tempo più economici ed efficaci per il controllo del territorio urbano;
– Creazione di parcheggi per le biciclette adeguati, sicuri e di qualità in prossimità di scuole, ospedali, mercati e altri attrattori di traffico, pubblici e privati;
– Istituzione di zone con limite di velocità a 30 km/h in prossimità di scuole, chiese, oratori, piscine, palestre, mercati, strutture pubbliche, e in generale ovunque ci siano edifici ed impianti molto utilizzati dai cittadini;
– Introduzione di politiche di incentivazione economica all’acquisto e all’uso della bici muscolare e a pedalata assistita;
– Incentivi alla micrologistica sostenibile perché anche il piccolo commercio sviluppi la consegna a domicilio con biciclette e bici-cargo come leva strategica, sinora effettuata con mezzi a motore solo dalla grande distribuzione e dal commercio on-line.

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