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Spadafora: “Necessario lo stop allo sport di base”. 140 milioni per gli impianti

“I dati del ministero della salute, che certificavano un incremento del 50 per cento dei contagi in appena sette giorni, ci hanno fatto prendere decisioni drastiche ma necessarie”. Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha risposto così ad una interrogazione sullo stop dell’attività sportiva di base, durante il question time in parlamento.

Vincenzo Spadafora
Il ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora (foto Ansa)

“Era un quadro in continua evoluzione, che abbiamo dovuto tenere presente – ha sottolineato ancora l’esponente del governo –. Mi sembra evidente che in quelle settimane mancava un sistema di protezione e sicurezza, anche forse per la mancanza di rispetto delle regole che a volte hanno alcuni cittadini. Da qui la necessità di evitare tutte le occasioni possibili che portavano a uscire di casa. Non a caso non sono stati chiusi soltanto i centri sportivi”.

Il ministro si è detto consapevole delle gravi ripercussioni, anche sulla salute di tanti praticanti: “Ovviamente lo abbiamo fatto a malincuore, perché ci rendiamo perfettamente conto del ruolo dello sport per la salute e il benessere psicofisico di anziani, giovani e bambini ma il dato scientifico del raddoppio in pochi giorni del numero dei contagi non poteva consentirci di fare altro”.

PalaTracuzzi
I rinnovati servizi igienici degli spogliatoi al PalaTracuzzi

Per limitare i danni si punta sui ristori previsti a sostegno delle realtà sportive che hanno interrotto momentaneamente la loro attività: “Le stiamo sostenendo con risorse economiche straordinarie, mai viste prima nel mondo dello sport, che consentiranno a queste strutture di sopravvivere in un momento così complicato”.

Nel frattempo è emerso che sono ben 3.380 le richieste pervenute attraverso il bando “Sport e periferie”, al quale Messina ha aderito per il PalaTracuzzi. Un numero molto elevato che dà l’idea di quanto sia importante investire nelle strutture sportive del nostro Paese, soprattutto nei territori periferici in cui sono spesso fatiscenti. Rispetto allo scorso bando, sono stati aumentati i fondi a disposizione, portati adesso a 140 milioni di euro. “Abbiamo cercato in questo modo di finanziare quanti più progetti possibile, per rivitalizzare le aree svantaggiate”, ha sottolineato ancora Spadafora.

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