Monta la protesta delle squadre di serie B, che sono contrarie all’inizio della stagione il 22 novembre in una situazione pandemica molto complicata e con l’obbligo di giocare a porte chiuse. Lettere aperte appassionate e con toni che lasciano poco spazio alle mediazioni sono arrivate nel volgere di poche ore da Agrigento, Fabriano e Omegna, ovvero da tre dei club più attrezzati dei 64 e impegnati in tre diversi gironi.
Numerose società, con un’evidente unità di intenti da parte di chi milita nel girone C, premono per rimodulare i gironi da quattro a otto (da otto squadre ciascuno), per accorciare trasferte e diminuire il numero degli impegni totali (otto infrasettimanali in sei mesi), iniziando soltanto quando la diffusione del Covid-19 permetterà ai club di allenarsi e giocare senza la spada di Damocle rappresentata dai focolai di positività.