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Tony Cairoli: “Mondiale condizionato dagli infortuni. Ci riproverò nel 2021”

Domenica per Tony Cairoli si è conclusa una stagione problematica, con il Covid-19 che ha scombussolato il calendario del mondiale, con diversi impegni ravvicinati e tempi di recupero accorciati tra un Gp e l’altro. Senza dimenticare cadute e acciacchi fisici, che hanno reso più complessa nella fase clou la rincorsa al titolo mondiale.

La partenza di una delle due manche dell’ultimo Gp del 2020

Il pilota pattese incomincia la sua disamina partendo dall’ultimo appuntamento del circus iridato, che si è disputato sul tracciato di Pietramurata. “Nei turni della mattina la pista era viscida, un po’ pericolosa e non sono riuscito a realizzare un giro buono. Però in entrambe le gare ero partito bene, soprattutto nella seconda dove poi praticamente sono stato buttato fuori pista alla prima curva e mi sono dovuto fermare causa la leva del cambio rotta. È stato un gp sfortunato, in cui ho perso la possibilità di difendere la seconda posizione in campionato”.

Cairoli, già nove volte campione del mondo, si è comunque confermato a dispetto della carta d’identità tra i piloti più competitivi della Mxgp. “Il terzo posto non è risultato da disprezzare, è la quattordicesima stagione su diciassette che riesco a salire sul podio finale di un campionato del mondo, e almeno di questo sono felice: è davvero sorprendente dopo tanti anni di gare. Gajser era difficile da battere quest’anno e dopo la Lettonia il mio ginocchio è peggiorato ogni volta. Non potevo allenarmi o correre a piedi e questo è stato un problema. Ora bisogna tornare al meglio a livello di condizione fisica per riprovarci il prossimo anno”.

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