La mancanza di spettatori e i relativi incassi al botteghino mettono a serio rischio la sopravvivenza delle società sportive, e quelle della Lega Nazionale Pallacanestro, che riunisce serie A2 e serie B, non fanno di certo eccezione. Di fronte alla necessità di chiedere al governo Conte un intervento di sostegno reale, ecco le parole rilasciate dal riconfermato presidente di Lega Pietro Basciano a “Il Sole 24 Ore”: “I nostri tornei partiranno il 22 novembre, ma senza aiuti pubblici si rischia un’ecatombe di club, che non potranno contare neppure su quella quota minima del 25% di pubblico che avevamo proposto”.
La tesi di Basciano, dunque, è che finché non partirà il nuovo torneo non si potranno chiedere aiuti a Roma perché il danno non è quantificabile. Con la partenza alle attuali condizioni, quindi palazzetti chiusi e senza pubblico, le società andranno giocoforza in deficit nella speranza che il Governo si senta costretto a intervenire positivamente.
Si sa fin da ora che se dovesse decidere di non farlo – sotto la pressione di una opinione pubblica contraria a foraggiare i capifila della richiesta di aiuto, cioè le società milionarie della serie A calcistica – vi sarà una bella quantità di società storiche di pallacanestro che chiuderanno bottega. Nelle prossime settimane se ne saprà qualcosa in più. Spettatrici interessate sono ovviamente anche Orlandina e Torrenova.