Per l’Igea si annuncia almeno un altro mese di stop. Con l’aumento dei contagi da Covid si è deciso lo stop dei campionati dilettantistici dall’Eccellenza in giù. Niente partite ufficiali fino al prossimo 25 novembre, alla luce dello scorso Dpcm, ma appare improbabile che si possa riprendere a giocare prima di dicembre. Ci vorrà almeno una settimana supplementare per dare tempo alle società di riorganizzarsi. Soprattutto occorrerà interrogarsi sul come far riprendere i campionati, per evitare di incorrere in un altro stop, forse quello definitivo.
Dal canto suo, anche il presidente giallorosso, Stefano Barresi, analizza la situazione alla luce di questo nuovo alt imposto all’Eccellenza, a distanza di poco tempo dalla riapertura, seppur parziale, dei cancelli degli stadi: “E’ vero che in quella fase c’è stata un po’ di confusione – ha dichiarato – considerato che non si sapeva se la riapertura al pubblico doveva essere fatta in percentuale in base alla capienza dell’impianto oppure soltanto per 1000 spettatori. Noi, come tutte le società, ci siamo adeguati ai tempi e abbiamo cercato di mettere a norma il “D’Alcontres”. Abbiamo acquistato i termoscanner per misurare la temperatura di giocatori e staff tecnico, le colonnine in cui collocare il gel igienizzante ed eseguito il tampone a qualche tesserato che aveva avuto la febbre. In tutto credo che la società abbia speso una cifra superiore ai 4mila euro, che per una realtà di Eccellenza non sono pochi“.
Nonostante gli investimenti effettuati e lo stop delle partite, Barresi vuole guardare al futuro: “Credo che forse si sia ripreso in maniera troppo frettolosa e con poche garanzie – ha continuato il numero uno barcellonese –. Giocare senza il pubblico per poi fermarsi dopo cinque o sei giornate non credo abbia avuto molto senso, anche se capisco la necessità del Governo e della Lega di far riprendere i campionati. Bisogna sfruttare questa pausa ed essere costruttivi, occorre seminare per poi raccogliere non appena riprenderanno i campionati. A quel punto dovremo essere pronti per giocare con la gente sugli spalti, altrimenti continuerebbe a non avere senso e ripeteremmo l’errore commesso in precedenza”.
Guardando agli aspetti squisitamente calcistici, Barresi non nasconde la propria delusione per l’inizio di stagione. I giallorossi hanno concluso questa fase con due sconfitte, di cui l’ultima molto pesante in casa del Giarre per 4-0: “Sarei bugiardo a dire che sono soddisfatto di questo inizio di stagione, mi aspettavo almeno tre o quattro punti in più rispetto a quelli che abbiamo. Riteniamo di aver allestito una rosa di livello, ma evidentemente c’è qualcosa che non è andato. Il mese prossimo dovrebbe aprirsi la finestra di mercato, non staremo a guardare e faremo le nostre valutazioni in entrata e in uscita”.
Barresi, infine, spiega come questa debba comunque essere la stagione della semina: “Con Furnari vogliamo portare avanti un progetto di tre o quattro anni. Il primo step era obbligato, vale a dire il ritorno in Eccellenza. L’anno scorso ho promesso ai tifosi la vittoria del campionato di Promozione e così è stato: abbiamo ottenuto un risultato non semplice ma dovuto, quella non è certamente la categoria che spetta all’Igea. Pertanto quest’anno non abbiamo l’obbligo di vincere, ma di iniziare a costruire una squadra che in un passato prossimo possa puntare alla vittoria del campionato e al ritorno in serie D“.