Terza sconfitta consecutiva per la matricola Siac Messina superata col punteggio di 7-2 al PalaMili dal Futsal Regalbuto. A fine gara attenta analisi da parte del mister Salvatore D’Urso: “Abbiamo sempre inconvenienti durante la settimana. Tanti ragazzi non riescono ad allenarsi con continuità e in categorie come la serie A2 questo lo paghi. In campo ho messo giocatori nuovi ed è normale che serva del tempo per assimilare i miei concetti. Il mister avversario mi ha confermato a fine gara che si vede che la nostra squadra sta iniziando un preciso percorso tecnico che va completato. Il risultato ci sta e dobbiamo subito migliorare in difesa. Prendiamo gol molto facili, concedendo aperture che in A2 paghi subito. Dobbiamo lavorare parecchio su quell’aspetto e sul sistema di gioco che ancora si vede solo a sprazzi”.
La Siac paga a caro prezzo l’essere una matricola. Nonostante i risultati negativi però in campo si vede qualche spiraglio di luce. “Siamo molto inesperti a questi livelli, gli avversari hanno esperienza e nei momenti decisivi della gara scappano via. I cali di attenzione si pagano, è normale averli perché siamo appena arrivati in questa categoria e necessitiamo di esperienza. Siamo ultimi in classifica ma stiamo delineando una strada e su questo insisterò”.
Tra le note liete lo spazio concesso ai ragazzi più giovani dell’organico. “A fine gara è entrato un classe 2002 come Bruno e gli under Colovita, Farinella e Nicolosi ma nonostante tutto colpiamo un palo dopo una bella azione con tattica alle spalle. Avesse segnato Bruno sarei stato meno scontento per un ko di 3-7. Come da tradizione delle squadre messinesi nel futsal manchiamo parecchio sotto porta, abbiamo medie troppo basse finalizzando due azioni su dieci. In difesa le aperture contro le squadre professionistiche le paghi perché loro verticalizzano e ti imbucano centralmente dando la palla agli attaccanti”.
Il futuro è un’incognita, a cominciare già dal prossimo impegno in Campania: “Andremo a Napoli con paura e tensione. Pensiamo alle nostre famiglie, penso al Team Scaletta di A2 femminile che è andato ad Avellino ed è tornato con 17 casi positivi. Io fermerei i campionati anche nazionali perché la situazione Covid è seria in tutto il paese e anche nella nostra regione. Fermare questa disciplina che amiamo tanto fa male, ma in questo momento secondo me è necessario”.
Regalbuto punta ad un campionato di alta classifica, mister Paniccia loda i suoi ragazzi e anche gli avversari: “Abbiamo commesso qualche errore nel primo tempo, ma la Siac ha tenuto molto bene il campo mettendoci in difficoltà per venti minuti. Abbiamo sette under 19, un 2002 in porta e siamo i più giovani del campionato. Sono ragazzi di grande talento e nell’orbita della nazionale con l’addizione di qualche senatore che ci permette di creare un bel mix. Il progetto si fonda sui giovani, dal 2015 ho spiccato il volo per Latina in A1 e lo staff tecnico della nazionale ma volevo fortemente tornare in Sicilia perchè qui mi sento a casa. Noi dobbiamo subito metterci al riparo perché almeno cinque squadre sono di indubbio valore ma se qualcuna di queste dovesse rallentare noi proveremo a inserirci nella lotta al vertice”.