A Rende il Fc Messina non potrà contare sulla verve del centrocampista Marco Garetto, tra le piacevoli rivelazioni d’inizio stagione: “È stata una grande gioia essere tra i migliori in campo, soprattutto nel derby, una partita tra le più importanti. I tre punti sono fondamentali per la classifica, ci servivano tantissimo, al di là della felicità personale. Ci danno una spinta in più”.
In settimana ben tre new entry nel gruppo, con gli arrivi di Agnelli, Di Giorgio e anche dell’under Kana Kellian, che rimase aggregato nella passata stagione in vista di un tesseramento non ancora formalizzato: “Sono arrivati nuovi giocatori, che dovranno garantirci qualità ed esperienza, ma anche under interessanti. Agnelli fin dal primo allenamento mi ha subito colpito per l’umiltà e la personalità. Si vede che ha giocato tantissimo tra i professionisti. Con questi arrivi ci sarà tanta concorrenza”.
Ad agevolare il suo ambientamento anche la presenza in rosa di altri tre ex Torino: “È come se li conoscessi da anni e non da tre mesi. In città mi trovo bene, mi piace. Con Ricossa gioco assieme da otto anni, Aita lo avevo incrociato a più riprese anche se lui è un anno più piccolo mentre Mukiele era in granata soltanto da un anno. Stanno mostrando le loro qualità, sono ragazzi perbene, che si impegnano e che daranno una mano alla squadra”.
In settimana la squadra si è spostata stabilmente a Bisconte, dove si allenerà nelle prossime settimane: “Il sintetico non è un problema, anche se a Rende ritroviamo l’erba naturale. Cambia soltanto la grandezza del campo, ma il “Giovanni Celeste” non è disponibile e ci dobbiamo adeguare. In fondo in campo contano soltanto atteggiamento e intensità”.
I biancorossi si presenteranno alla sfida con altri tre nuovi acquisti: “Non sono partiti molto bene ma non li dobbiamo sottovalutare, anche perché giocavano in C soltanto qualche mese fa. Bisognerà giocarli come se fossero il Cittanova capolista”.
L’avvicendamento in panchina tra Gabriele e Rigoli dovrà dare ulteriore spinta ai peloritani: “Con il vecchio mister ho lavorato un mese e mezzo e mi è dispiaciuto salutarlo. È stata una decisione un po’ inaspettata per il gruppo, ma non spetta a me ovviamente commentarla. Il nuovo allenatore ha tanta esperienza, propone un 4-3-3 molto offensivo e ci ha chiesto di proporre una manovra veloce, di giocare la palla a terra, senza distrarci dietro, anche perché la difesa resta un punto di forza”.
A livello personale Garetto spera di mantenere la continuità delle ultime settimane: “Devo ripetere la prestazione offerta con l’Acr Messina e adeguarmi definitivamente ai ritmi del torneo. Eravamo consapevoli dell’importanza della gara con una squadra molto forte e insidiosa. Abbiamo tenuto bene in difesa e pressato alto, cercando di non farli giocare. Poi ci siamo abbassati nella ripresa, anche se le principali occasioni sono arrivate da calci piazzati. Dobbiamo lavorare di più e provare a tenere in mano il pallino del gioco”.