Preoccupa sempre di più la situazione del Team Scaletta di calcio a 5 femminile. Sono saliti a 17 i casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra. Tutti i componenti del club, anche i negativi, si trovano adesso in quarantena. Dopo il rinvio della gara con le baresi del New Cap ’74, inizialmente prevista per domenica scorsa al PalaMili e valida per la seconda giornata di Serie A2, lo stop forzato per la squadra del presidente Chiara Tafuri proseguirà, inevitabilmente, ancora a lungo.
Il punto, tramite un comunicato, arriva direttamente dalla stessa società: “Ad oggi, purtroppo, i casi di positività all’interno del gruppo squadra sono ben 17. Nonostante il sierologico quantitativo effettuato e risultato negativo per tutti, solo quattro giorni prima della partenza verso la prima trasferta ad Ariano Irpino, nonostante l’accortezza personale di atlete e staff nell’attuazione delle misure di sicurezza ed igienizzazione, nonostante le ripetute (e certificate) sanificazioni degli ambienti comuni in allenamento, nei giorni dopo il rientro da Ariano, constatato il susseguirsi di sintomatologie che hanno accumunato più ragazze e accertato il primo caso di positività, l’intero gruppo si è immediatamente sottoposto al tampone rapido, il cui esito ha trovato conferma nel molecolare, così come da protocollo. Le sintomatologie di cui sopra, fortunatamente, non hanno avuto conseguenze gravi”.
I prossimi impegni sono dunque rinviati a data da destinarsi. L’1 novembre il Team Scaletta avrebbe dovuto affrontare in trasferta la Vigor Lamezia Women, match che verrà recuperato in altra data. Nel girone D, per questo week-end, sono state rinviate per Covid anche New Cap-Sangiovannese e Rionero-Salernitana. “Considerando il cospicuo numero delle persone coinvolte e con il beneplacito e la comprensione della Divisione calcio a 5 – prosegue il comunicato – le prossime partite dell’Asd Team Scaletta saranno rinviate a data da destinarsi. A tal proposito non possiamo esimerci dall’esprimere le nostre perplessità relative innanzitutto alla giusta tutela della salute delle persone che scendono in campo; nonché la lecita preoccupazione nel proseguire questo campionato, falsato già alla terza giornata a causa dei primi rinvii e logisticamente “a maggior rischio contagi” per via degli spostamenti tra le Regioni”.
