In trasferta contro il Rotonda per conquistare il primo successo lontano da casa e dare continuità alla vittoria sul Biancavilla. Il tecnico dell’Acr Messina Raffaele Novelli si è espresso così alla vigilia del match in terra lucana ai microfoni di Radio Night: “Le partite sono tutte importanti e noi dobbiamo pensare soltanto a questa, il futuro dipende da quello che facciamo oggi. Sappiamo che incontreremo un avversario bravo nel palleggio e nell’attacco della profondità, che sa pressare molto bene. Giocheremo su un campo dalle dimensioni più strette e avremo le nostre difficoltà, ma ci siamo allenati per evitarle”.
Che squadra si vedrà contro il Rotonda? “Dobbiamo sempre provare a fare il nostro gioco, poi c’è il valore dell’avversario che a volte non te lo permette, in quei casi serve avere la pazienza di mantenerci sul campo con le distanze giuste e per i tempi di gioco. Ci sono momenti della partita in cui bisogna adattarsi in alcuni aspetti”.
Messina vero favorito per la vittoria del campionato? Novelli non gradisce troppo l’investitura e replica: “Questo lo dicono gli altri, il campo dà la risposta a tutti. Ci sono squadre che lavorano molto in silenzio e cercano di trasmettere la pressione su di noi. Dobbiamo essere bravi a lavorare quotidianamente, poi vedremo la classifica all’ultima giornata che è quello che conta. Adesso sono solo illusioni, i veri valori delle squadre vengono fuori all’ottava-decima giornata, quando subentrano anche degli aspetti fisici, delle idee diverse di gioco e un lavoro più lungo dopo la preparazione. La pressione non ci tocca, il nostro obiettivo è migliorarci giorno per giorno”.
Il rientro di Simone Addessi dopo l’infortunio regala a Novelli un’arma in più preziosissima per l’attacco. “E’ un giocatore importante, come lo sono gli altri. Ha delle caratteristiche diverse rispetto a qualche altro attaccante esterno, nel momento in cui entra in condizione è un giocatore che può dare tantissimo. Si tratta di un ragazzo che stava soffrendo dopo l’infortunio, adesso leggo nei suoi occhi l’entusiasmo di un bambino che inizia a camminare. Posso capirlo essendo stato fuori tanto tempo. Ora è molto motivato, tornare in campo lo può rendere molto felice e lui può rendere molto felici noi”.