Dopo un inizio buono quanto inaspettato la Jonica godrà ora di un turno di riposo, perché il match con la Virtus Ispica non sarà recuperato mercoledì 7 ottobre, ma una settimana dopo, il 14, per via della presenza di un positivo al Covid-19 nel Ragusa, ultimo avversario dei virtussini. I giallorossi potranno però continuare ad allenarsi per mettere benzina nelle gambe, forti dei quattro punti ottenuti nelle prime due giornate di campionato che rappresentano un buon bottino per affrontare con ottimismo il proseguo della stagione.
I ragazzi di mister Filoramo possono addirittura mangiarsi le mani per aver dilapidato il doppio vantaggio nella gara d’esordio a Ragusa, prima del successo casalingo contro il Santa Croce, altrimenti si troverebbero a punteggio pieno. E dire che i primi passi della stagione non erano stati molto incoraggianti. Contro il Giarre in Coppa Italia era arrivata un’eliminazione piuttosto netta, ma messa ampiamente in preventivo, così come le difficoltà iniziali dovute al ripescaggio che ha catapultato la Jonica in Eccellenza solo a preparazione già avviata.
Proprio il simbolo dei giallorossi, Max Herasymenko, non nasconde stupore e gioia per questo inizio di campionato davvero positivo: “Sotto un certo punto di vista siamo sorpresi anche noi – ha dichiarato il giocatore ucraino – perché abbiamo iniziato la stagione senza sapere la categoria che saremmo andati ad affrontare. Venivamo da un’annata positiva in Promozione ma non avevamo vinto il campionato e sapevamo che c’era la possibilità del ripescaggio, ma fino alla vigilia di Ferragosto non conoscevamo la categoria in cui avremmo giocato. Questa incertezza solitamente incide in negativo, giocare in una nuova categoria non è mai facile, invece siamo partiti forte ottenendo una vittoria e un pareggio e rischiando di essere a punteggio pieno. Abbiamo offerto delle ottime prestazioni e siamo molto contenti di questo”.
Dieci stagioni in maglia giallorossa fanno di Herasymenko un autentico santateresino d’azione e per lui raggiungere la salvezza in Eccellenza è un fatto di cuore: “Ormai sono qui da tanti anni e riuscire a ottenere la salvezza con la Jonica per me avrebbe un valore eccezionale. Mi piace stare qui, spero che molto presto riusciremo anche a tornare a giocare nel nostro campo. La retrocessione di due anni fa mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma al tempo stesso è stata molto importante per tutto l’ambiente. Probabilmente sia noi che la società abbiamo creduto di essere all’altezza di questa categoria e l’abbiamo sottovalutata, ma in realtà probabilmente non eravamo ancora pronti per confrontarci con l’Eccellenza. Adesso, invece, veniamo da un’ottima annata in Promozione, che ci ha fatto crescere e ci ha fatto capire dove abbiamo sbagliato due anni fa”.
Non solo Herasymenko, nella Jonica c’è anche una nutrita colonia di giocatori argentini che fanno della compagine giallorossa una vera multinazionale: “Già lo scorso anno c’era Lucero ma anche Ninkovic e Pontet. Da poco sono arrivati Tabares, Echeverria, Romano e Lovera, tutti ragazzi che stanno dimostrando il loro valore e le loro qualità. I giocatori stranieri certe volte dimostrano di avere più fame dei ragazzi provenienti dalla zona. Questi ultimi forse danno alcune cose per scontate, soprattutto per quanto riguarda l’extra-campo. Chi viene dall’estero ha subito voglia di ambientarsi e fare bene”.