La gara valida per la prima giornata di serie D tra Fc Messina e il neopromosso San Luca potrebbe essere disputata a porte chiuse. La Figc d’altronde al momento ha escluso fino al prossimo 7 ottobre la presenza di pubblico negli stadi, se non per gli “eventi sportivi di minore entità (singole gare o tornei amichevoli)”. Ai sensi del comma f, “è da intendersi, invece, esclusa la partecipazione di pubblico alle partite delle competizioni ufficiali riconosciute di interesse nazionale e regionale dalla Federazione”. È il caso dei campionati ufficiali che prevedono uno sviluppo continuativo su più giornate.
In virtù di ciò, in giornata la Commissione di Vigilanza prefettizia sui pubblici spettacoli, presieduta dal vice- prefetto Maria Carolina Ippolito, ha comunicato a Palazzo Zanca che non si pronuncerà sull’istanza avanzata dal Comune e dalla società concessionaria della struttura, ovvero l’Acr Messina. Essendo al momento l’evento previsto senza la presenza di spettatori, la Commissione non ha insomma un motivo effettivo per pronunciarsi nel merito.
A cambiare le carte in tavola potrebbe essere soltanto un’ordinanza della presidenza della Regione, peraltro preannunciata sabato scorso da Nello Musumeci. Un provvedimento che potrebbe derogare, almeno in parte, l’ordinanza nazionale, rispettando comunque i paletti fissati a Roma. Ovvero quello dei mille spettatori circa.
Dal momento che l’organo prefettizio è competente soltanto per eventi con una capienza maggiore, è emerso che in caso di un intervento da Palazzo d’Orleans potrebbe essere convocata in fretta e furia la Commissione comunale, presieduta dal funzionario Patrizia Russo. L’organo è già stato pre-allertato dal nuovo assessore allo sport Francesco Gallo ed è pronto a riunirsi, anche venerdì, ma non oltre. In quel caso, lo stadio potrebbe ottenere un’agibilità provvisoria fino al limite massimo dei 990 spettatori.
La Commissione non si è invece pronunciata sulla documentazione consegnata nei giorni scorsi dall’Acr Messina, chiamato a intervenire sulle prescrizioni imposte dopo i precedenti sopralluoghi. La società della famiglia Sciotto ha assicurato di avere sostituito alcune vetrate danneggiate, effettuato alcuni interventi di natura elettrica e ripristinato l’Ups, il gruppo di continuità alternativo, installando quaranta batterie. Sarebbe stata infine ripristinata la funzionalità dell’impianto di rilevazione incendi della Curva Sud. Ma la Prefettura verificherà la bontà degli interventi effettuati soltanto in seguito, quando magari l’emergenza Covid si sarà almeno in parte attenuata.