Il recupero dell’affaccio a mare ha rappresentato un obiettivo di tutte le Amministrazioni comunali di Messina. Dopo tante ipotesi rimaste però sempre sulla carta, un piccolo passo per il rilancio della zona falcata è arrivato grazie a un’iniziativa legata al mondo dello sport.
Grazie al fattivo interessamento dell’ex sindaco Renato Accorinti, risultato determinante per la realizzazione del progetto, nella zona di San Raineri, appena fuori la cittadella militare e con sullo sfondo la Lanterna del Montorsoli, è nato un playground, ideato appositamente per il basket, che nel giorno dell’inaugurazione, avvenuta a settembre, ha catalizzato le attenzioni mediatiche di illustri concittadini come la scrittrice Nadia Terranova e, persino, del presidente del Coni Giovanni Malagò, che in una lettera ha ringraziato i promotori. La struttura è stata affidata all’Amatori Basket Messina con una concessione annuale, rinnovabile.
Il responsabile della società Mario Maggio ci racconta come è nata l’idea: “Un percorso di due anni irto di ostacoli si è concluso nel migliore dei modi con l’inaugurazione della struttura avvenuta qualche settimana fa, dopo la donazione di undici defibrillatori consegnati a varie zone della città da parte dell’ex sindaco Accorinti. La sua volontà era quella di proseguire su quella scia, donando anche alcuni canestri per poter praticare basket, dislocandoli sull’intero territorio di Messina, ma dopo un incontro tra le realtà cestistiche cittadine, curato personalmente dal sottoscritto come Delegato provinciale della Federazione Pallacanestro, abbiamo notato una scarsa adesione di altre compagini e poco dialogo con il Comune”.
Dai semplici canestri si è passati quindi a un vero e proprio campo da realizzare ex novo: “A questo punto l’unico progetto rimasto in piedi è stato quello per la creazione della struttura ubicata nei pressi della cittadella della Zona Falcata. L’ex primo cittadino ha cercato di snellire l’enorme burocrazia, che più volte ha rallentato l’iter, mentre va sottolineata la collaborazione proficua con l’Autorità Portuale nella persona dell’allora presidente Antonio De Simone. La struttura non poteva essere intestata a un privato, per cui l’Amatori Messina si è intestata la concessione annuale che, complice il Covid, scadrà tra qualche mese e che speriamo di poter rinnovare senza problemi. Abbiamo ottenuto anche tutte le autorizzazioni da parte di Dogana, Finanza e Soprintendenza”.
In estate l’accelerazione determinante per il progetto, con l’individuazione e la successiva messa a norma dell’area. “Abbiamo pulito per diversi pomeriggi tutta la zona invasa da innumerevole materiale mentre negli ultimi giorni, alle prime luci del mattino, si è provveduto a pitturare le pareti. Sottolineo come l’ex primo cittadino abbia messo a disposizione gratuitamente tutti i materiali, tra cui le vernici, mentre i canestri che avevamo alla Scuola San Francesco li abbiamo voluti regalare noi: un investimento importante per una società medio-piccola come la nostra”.
La soddisfazione è stata la grande risposta della cittadinanza, che aspettava da tempo un’opera del genere: “Sin dai primi giorni abbiamo notato come la struttura sia sempre stata piena ad ogni ora del giorno e della notte. Alcune partitelle infatti si sono protratte fino alle quattro di mattina. È stato molto bello vedere anche la presenza assidua di tanti ragazzi, che non avevano mai giocato a pallacanestro: hanno capito che il campo è di tutti. L’aver trovato il giorno dopo la pitturazione scritte contenenti messaggi razzisti ha rappresentato un vero e proprio sfregio, ma questo ha probabilmente dato una spinta in più ai promotori per legare la consegna della struttura a valori positivi come la lotta alle discriminazioni e intitolare la struttura all’afroamericano George Floyd, rimasto vittima di una violenza da condannare”. Una bella parentesi che coniuga spazi ricreativi e valorizzazione del territorio, con la speranza che non rimanga isolata, e che possa presto essere fruita maggiormente, ad emergenza Covid conclusa.