Una new entry nello staff di mister Gabriele è l’ex portiere giallorosso Emanuele Manitta, chiamato a curare la crescita dei giovani in rosa, tutti juniores, in ossequio ai regolamenti della serie D: “Il mio compito è assicurare la valorizzazione dei nostri estremi difensori. Cerco di farlo nel miglior modo possibile, trasferendo qualcosa di buono ai ragazzi come esperienza, contenuti tecnici e situazioni di gioco”.
Nel gruppo ci sono due novità rispetto alla passata stagione: “Abbiamo quattro ragazzi under tra i portieri. Carbonaro e Strino sono i più piccoli, Marone e Tocci i più grandi. Dobbiamo migliorare qualche aspetto e fortificarli, in pratica farli crescere tutti. Il portiere è quello che gioca di più e vogliamo dargli prospettive e un avvenire di carriera. La nostra piccola squadra dovrà in definitiva mettere in difficoltà il mister nelle scelte”.
È stato invece ceduto in prestito il giovane Bonasera, messosi in luce nel precampionato: “È sempre un giocatore di nostra proprietà ma al momento è sceso di categoria. Vorrebbe giocare con continuità ma l’Eccellenza è difficile e dovrà conquistarsi il posto e la fiducia di un ambiente molto passionale e ambizioso come Barcellona e l’Igea. Secondo me ha fatto la scelta giusta per fare esperienza, capire se potrà avere un nome negli anni e magari potersi riproporre con la nostra maglia”.
La città sarà al via con due realtà, Acr e Fc, parimenti ambiziose: “Sono arrivato a Messina con una situazione analoga, col dualismo tra Peloro e As. Leggendo in giro vedo che il tifoso messinese vuole un’unica squadra da amare e seguire. Entrambe hanno le potenzialità per fare bene quest’anno. Io faccio parte del Fc e per correttezza non mi sento di dare giudizi su altre società. Però è vero che i tifosi vogliono presto una squadra nei professionisti, degna di questo nome”.
Una risalita che si è sempre concretizzata dopo anni di sofferenze, come dimostra il triennio alle spalle: “Dimentichiamoci il passato glorioso, purtroppo è una realtà il fatto che il calcio alle nostre latitudini fa molta fatica. Proveremo in ogni modo a venire fuori da questa situazione, magari con entrambi i club che portino in alto il nome della città, perché alle volte unirsi a tutti i costi non è la soluzione migliore. Lo spero da tifoso. Poi se siamo così ricchi e prosperi dal poterci permettere due squadre proseguiamo così…”.
Manitta torna in D dopo due esperienze proficue: “Con il Cus Unime ho seguito scuola calcio e attività di base, un altro aspetto che mi piace tanto. Dal 2012 al 2016 a Catania ho ricoperto il ruolo di coordinatore dei portieri, mi è piaciuto e l’esperienza mi ha aiutato. Anche con l’Università mi sono trovato benissimo e ho imparato ancora. Poi ogni progetto ha un inizio e una fine”.
Non ci sarà però il derby con un altro ex portiere giallorosso, Vincenzo Marruocco, che si è trasferito all’Arezzo: “So che è stato per pochissimo tempo all’Acr. Lo saluto, mi ricordo i bei momenti trascorsi con lui a Messina. È una brava persona oltre che un buon professionista”.