Il tecnico dell’Acr Messina Raffaele Novelli è intervenuto a Radio Night, per stilare un bilancio programmatico: “Stiamo cercando giocatori per una squadra che probabilmente giocherà col 4-3-3. Dovremo proporre un calcio propositivo, mettendoci intensità, osando senza avere paura”.
Il tecnico salernitano è tornato a illustrare i motivi per cui ha scelto la Sicilia: “Ho parlato con i dirigenti e appurato grande unità d’intenti, per costruire qualcosa di concreto sul campo, ristrutturando anche la società. A Messina c’è una grande cultura calcistica, la piazza negli anni ha sempre espresso grande calcio”.
Ai nastri di partenza non ci sono Bari e Palermo e sulla carta la corsa per il primato è molto più percorribile: “Campionati semplici o partite facili non esistono in nessuna categoria. Servono intensità, duro lavoro, fame, idee e cuore. Se faremo questo il nostro cammino può essere meno difficoltoso ma sappiamo che nessuno ci regalerà nulla. Guardiamo a noi stessi, senza pensare agli altri. Se saremo bravi potremo raccogliere i frutti”.
Il rush finale di mercato, che ha già regalato il ritorno di Lavrendi, sarà preceduto dalle scelte relative agli under in prova: “Alcuni ragazzi li ho già allenati in passato, altri li conoscevo bene grazie alle loro caratteristiche che ben si sposano con il mio calcio. Pian piano completeremo la squadra ma come negli accordi iniziali abbiamo aperto il ritiro con almeno il 70% della rosa. Prima di completeremo l’organico voglio completare le valutazioni su alcuni ragazzi aggregati”.
Novelli è pronto a studiare per non farsi trovare impreparato: “Giocatori, allenatori e direttori sportivi devono avere profondo rispetto e senso di appartenenza per il territorio in cui lavorano, è fondamentale che ne conoscano la storia. Noi che veniamo da fuori dobbiamo avere comportamenti persino migliori di chi lavora a casa propria. A Messina c’è pressione ma è naturale e ti fa crescere umanamente e professionalmente”.
In riva allo Stretto ci ha giocato da avversario sei anni fa, imponendosi nettamente con la Vigor Lamezia, nel giorno dell’ultima gara di Catalano sulla panchina giallorossa: “I tifosi del Messina li ho conosciuti nel 2014. Vincemmo per 4-1 ma ricordo con piacere che sostennero la squadra fino all’ultimo momento. Acquistando i biglietti sostengono la società ma non vogliono chiacchiere o sceneggiate ma prestazioni decise sul campo. Meritano rispetto già solo perché vengono in trasferta, sacrificando persino interessi personali. Dobbiamo alimentare questa grande passione”.
Ad affiancarlo in panchina sarà il vice Marco Ciardiello: “Con il mister lavoriamo assieme per la prima volta ma conosco bene le sue metodologie di lavoro. Messina è una piazza veramente importante, sono orgoglioso ed entusiasta di questa esperienza”.
Il ritiro è caratterizzato da un lavoro un po’ differente rispetto alle altre estati: “È un anno anomalo per tutti, veniamo da sei mesi di fermo e non dal tradizionale mese di sosta. Di base il modulo sarà il 4-3-3, ma nel calcio le novità sono sempre dietro l’angolo. Stiamo riattivando il fisico a distanza di tanto tempo dall’ultimo impegno agonistico”.
L’ex calciatore del Palermo è convinto della bontà della rosa: “Siamo a buon punto come organico e abbiamo individuato atleti di ottimo livello per la categoria. Molti ragazzi hanno una mentalità vincente e lo hanno dimostrato in diversi campionati. Dobbiamo lavorare tanto per fare bene perché la città merita altri palcoscenici”.