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Sant’Agata, negativi tutti i tamponi. Amata: “Protocolli rispettati in toto”

Buone notizie per il Città di Sant’Agata. Tutti i calciatori biancoazzurri, compresi staff tecnico, medico e magazzinieri, sono risultati negativi al tampone Covid-19. Dopo la positività di un calciatore, riscontrata mercoledì 19 agosto, tutta la squadra con grande tempestività è stata posta in quarantena. Domenica pomeriggio sono stati effettuati i tamponi, che hanno accertato la totale negatività. Tutto l’entourage può quindi tirare un bel sospiro di sollievo, che mette fine ad una situazione non preventivata.

Sant'Agata
Un momento della presentazione estiva

In questo lasso di tempo tutti i dirigenti sono stati vicinissimi alla squadra, e i più grandi hanno fatto da chioccia ai più piccoli: una “grande famiglia” in cui ognuno ha interpretato al meglio il proprio ruolo. Il clima è sereno e se da un lato è vero che sono stati persi importanti giorni di preparazione, dall’altro è altrettanto vero che passando tanto tempo insieme i giocatori hanno avuto modo di socializzare di più, di conoscersi meglio e forgiare un grande gruppo, che adesso ha solo voglia di ripartire e cercare di recuperare il tempo perduto. In tutto l’ambiente si respira grande fiducia e voglia di lasciarsi alle spalle l’accaduto. Tutta la società, la squadra e i tecnici sono vicini al proprio tesserato, che aspettano a braccia aperte, e alla sua famiglia. A loro vanno i migliori auguri di una pronta ripresa.

Gianluca Amata
Il dirigente del Sant’Agata Gianluca Amata

“Siamo stati veramente attenti a questa problematica, applicando i protocolli previsti, in maniera puntuale e precisa – afferma il dirigente del club Gianluca Amata -. Ci è dispiaciuto che ciò non sia emerso, ma chiaramente la bontà del lavoro fatto è riscontrata poi dall’esito dei tamponi. Tutti i giocatori erano già stati sottoposti a test sierologici prima di iniziare, chi è venuto dall’estero è stato tenuto in isolamento precauzionale ed ha fatto il tampone prima di cominciare, tutti gli accessi al campo sono stati fatti previa rilevazione della temperatura, i percorsi sono sicuri con distanziamento, ci sono quattro spogliatoi a disposizione, borracce individuali e le attività si svolgono sempre con la massima attenzione. Tutto ciò, riteniamo, ha fatto sì che non ci sia stato alcun tipo di contagio nella squadra nonostante la positività di un nostro tesserato, riferita alla sua sfera privata. Ci è dispiaciuto – conclude Amata – che anziché essere citato il Sant’Agata come esempio di buone pratiche, vi sia stato soltanto un continuo richiamo alla positività del calciatore. La condotta della società, coordinata dal medico sociale Andrea Consolo, con il presidente Ortoleva, il ds Meli e lo staff tecnico ha fatto sì che si limitasse ogni rischio”.

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