In queste ore impazza il dibattito tra gli addetti ai lavori in merito a come strutturare il torneo di massima serie regionale nella stagione che segna la ripresa delle attività dopo la pandemia da Coronavirus. Il direttore tecnico di ZS Group Messina e Patti Basket interviene sull’argomento relativo al format da utilizzare nel nuovo torneo di serie C Silver ricalcando le parole del Gm Bruno Donia e schierandosi apertamente per una soluzione di continuità col recente passato che non si concilia con quella espressa dall’Orsa Barcellona. In attesa della decisione finale e prescindendo dalla valutazione delle rispettive posizioni, sicuramente queste due società hanno avuto il merito di esprimere una posizione ufficiale sul punto. Le altre compagini invece hanno preferito adottare una posizione attendista prima dell’ufficialità delle decisioni dell’imminente Consiglio Federale.
“Ripartire dal format dello scorso anno con un girone unico a quattordici squadre che negli anni si è dimostrata essere la tipologia ideale. Questa è la mia idea che non sposa quella dei ripescaggi indiscriminati attraverso i quali passerebbe un messaggio sbagliato. Tra l’altro i forfait di Alcamo e Adrano hanno facilitato il compito di chi di dovere per procedere alle ammissioni solo di chi ne ha pieno diritto (il riferimento è a Castanea e Svincolati Milazzo, ndc). La serie C va guadagnata sul campo per salvaguardare i verdetti espressi durante l’anno. I tornei bisogna vincerli sul parquet in modo da permettere un innalzamento complessivo del movimento cestistico per far sì che si possa ritornare alla C Unica di quattro anni fa che proponeva un livello molto alto con atleti di spessore. Inoltre la massima serie regionale richiede alle società un salto organizzativo e tecnico notevole perché è una categoria ambita e non può presentare incognite a scatola chiusa”.
L’esperto tecnico, capace più volte in carriera di ottenere successi nella sua Patti, spiega nel dettaglio perché la soluzione dei due gironi lo convince poco: “Se tutti gli altri Comitati Regionali si sono schierati contro i ripescaggi un motivo ci sarà, adottare i due gironi in Sicilia renderebbe il torneo un campionato zonale che leva fascino e comporta grande dispersione a livello di tutte le province. Per cui lasciare le cose come sono state sino al recente passato la trovo la soluzione migliore possibile da adottare”.
Il coach propone altre argomentazioni che fortificano il proprio punto di vista espresso da giorni dalla sua società: “Siamo una regione importante come la Sicilia, sappiamo di non poter organizzare una C Gold per via dei costi elevati ma dobbiamo certamente pretendere un campionato di serie C Silver di alto livello. Allargare indiscriminatamente a società che non hanno maturato alcun diritto non la trovo una soluzione favorevole ma comporta un impoverimento tecnico per le società che poi trovano l’alibi facile dell’ammissione d’ufficio. Inoltre partendo il 15 novembre un girone a quattordici squadre si concluderebbe entro la data del 30 aprile evitando troppi turni infrasettimanali che di contro un torneo con più squadre inevitabilmente comporterebbe”.
In chiusura coach Sidoti offre un esempio meritorio cui guardare per tutto il movimento siciliano: “Bisogna tendere alla crescita generale, dare spazio ai giocatori italiani e ridurre il numero di atleti stranieri da utilizzare a referto. Osserviamo gli esempi positivi che sicuramente non mancano: penso alla Puglia, regione geograficamente a noi vicina che propone sia il torneo Gold che Silver. Entrambi sono di altissimo livello, una sorta di serie B2. Per questo secondo me vanno premiate le squadre che progettano a lungo termine e innalzano il livello generale e non a compagini con progetti che guardano esclusivamente all’immediato”.