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Anche il Sant’Agata ha un mental coach. Cicirello: “Sensazioni subito positive”

Anche il Città di Sant’Agata avrà un mental coach. Una figura che non è nuova nel mondo del calcio o dello sport in generale, ma rappresenta un’altra novità per il centro della provincia, che torna in D dopo 29 anni. A occuparlo sarà il dottore Francesco Calderone, che svolge la propria professione presso il nosocomio barcellonese del “Cutroni Zodda”. Ha influito l’amicizia con il tecnico Pasquale Ferrara, con cui si conoscono fin da ragazzini. Il Mental Coach è un allenatore della mente, che aiuta l’atleta a trovare delle risorse interiori non ancora affiorate che possono far raggiungere gli obiettivi desiderati.

Sant'Agata
Il Sant’Agata ha cominciato a sudare sul sintetico del “Fresina”

“Arrivo a Sant’Agata determinato e molto motivato – ha sottolineato Calderone-. Durante il corso ho appreso moltissimo dal “maestro” Sandro Corapi. È un grande onore per me essere un suo allievo, fare parte della sua squadra e avere con lui un contatto continuativo, perché nella vita si deve migliorare sempre e per farlo si deve imparare nel migliore dei modi. Metto a disposizione della squadra la mia professionalità e la voglia di far migliorare gli atleti. Se le prestazioni di ogni singolo atleta aumentano, a beneficiarne sarà il collettivo. Bisogna ragionare da squadra sempre e comunque. Abbiamo una grossa responsabilità, perché rappresenteremo non soltanto Sant’Agata ma l’intero hinterland nebroideo nel meridione d’Italia, quindi dobbiamo mostrare amore per noi stessi, per quello che facciamo, per la maglia che indossiamo e per l’intera equipe. Non vedo l’ora di cominciare”.

Sant'Agata
Otto acquisti operati sul mercato e sei conferme fin qui per il Sant’Agata

La squadra ha già iniziato a faticare sul manto in sintetico del “Biagio Fresina” e nonostante il grande caldo degli ultimi giorni il capitano Giorgio Cicirello, uno dei sei riconfermati rispetto alla passata stagione, ha già sensazioni positive: “Tutti indistintamente mi hanno fatto una buonissima impressione. Mi sono sembrati dei bravissimi ragazzi e ottimi calciatori. Ovviamente avremo spazio e modo per socializzare di più, ma l’impatto è stato molto positivo. Chi mi conosce sa che non mi piace fare proclami, ma credo che i presupposti per creare un bel gruppo e toglierci delle belle soddisfazioni, ci sono tutti”.

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