L’Acr Messina riparte da Andrea Gianni. Il direttore generale appena nominato, dopo una rapida puntata a Roma, dovrebbe essere in città già nella giornata di venerdì. Il nuovo dirigente giallorosso in carriera ha conquistato due promozioni, con la Sambenedettese e la Reggina, appena approdata in B sotto la gestione del presidente Gallo.
Breve invece l’esperienza di Rieti, che ha appena perso la C. Nel Lazio una fugace sortita, come quella del nuovo socio del club Carmine Del Regno. “Ringrazio lui e il presidente Pietro Sciotto per l’incarico prestigioso. Sono onorato di essere arrivato in una realtà come Messina”.
Rispetto a quanto avvenuto nell’ultima stagione, Gianni cambierà semplicemente sponda dello Stretto: “Conosco bene la piazza e me l’hanno descritta ulteriormente in questi giorni. Una nobile decaduta con grandi potenzialità e un passato importantissimo alle spalle. L’ho apprezzata come spettatore: so che c’è tanta gente stupenda e un pubblico che merita ben altre categorie”.
Messina ha trascorso gli ultimi undici anni quasi interamente tra i Dilettanti. Non a caso Gianni troverà un ambiente scoraggiato e diviso. Un paradosso per un dirigente che nel 2006 ha sostenuto un master a New York in “Management & leadership, acquisizioni e fusioni di società”.
Uno scenario che a Messina è stato evocato a lungo, fin dal 2010, e che non si è concretizzato neanche quest’estate, nonostante gli appelli dei gruppi organizzati: “So soltanto che a Messina c’è un dualismo con il Fc. Sono onorato di rappresentare l’Acr. Spetterà a noi convincere il pubblico: dovremo ridare dignità e professionalità all’intero ambiente, lavorando sodo e restando umili”.
Poche ore dopo l’annuncio di Gianni è arrivato quello di Raffaele Novelli, un nome che non ha scaldato la piazza, dal momento che nel suo curriculum a tre campionati di vertice in C fanno da contraltare esperienze deludenti e anche un periodo di inattività: “È un tecnico che avevo già incrociato in passato, senza però lavorarci assieme. Ne ho apprezzato da subito le doti di grande motivatore. È un uomo integerrimo, un gran lavoratore, che vuole imprimere la sua mentalità fin dal ritiro. Non ci sono ancora date e location della preparazione estiva: sono in costante contatto con la società e stiamo organizzando un po’ tutto. Ripeto: dovremo lavorare quotidianamente con fermezza e dedizione”.
Gianni arriva all’Acr dopo avere già lavorato con due ex messinesi, gli ex ds Francesco Lamazza, che era con lui a San Benedetto del Tronto, e Angelo Fabiani, consulente esterno del club di Pietro Sciotto: “Sono due amici, con cui ho già condiviso altre esperienze. Ringrazio in particolare Fabiani, che ha fatto il mio nome ai due azionisti del Messina”.