L’Acr Messina ha inviato la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di serie D. “Per la prima volta l’abbiamo inviata con un giorno di anticipo. Speriamo sia un buon segnale rispetto alle tre precedenti annate”, sottolinea con soddisfazione il presidente Pietro Sciotto. Il club ha saldato tutte le spettanze arretrate, maturate fino a febbraio, prima dell’interruzione del campionato per l’emergenza Covid, correlando alla domanda compilata telematicamente le copie dei bonifici effettuati, trasmesse sia via Pec che per posta.
Il massimo dirigente ha voluto ribadire il gesto di grande fair play mostrato nei confronti del Fc Messina e apprezzato anche dall’Amministrazione Comunale, con la quale resta pendente un contenzioso sulla gestione dello stadio: “La Lega ci aveva confermato che i permessi di cui eravamo in possesso erano sufficienti. Per il Fc invece la situazione era più delicata. Dal momento che dal sindaco non era arrivata alcuna firma, ci è sembrato giusto sottoscrivere la disponibilità per la loro società”.
I Testi Fracidi, con due coloriti striscioni, hanno invitato ancora una volta i due club a unire le forze. Un auspicio arrivato per la verità fuori tempo massimo, dal momento che lunedì 20 luglio è scaduto il termine relativo a fusioni, cambi di denominazione e scissioni. Alla folta delegazione del Fc, il massimo dirigente dell’Acr ha ribadito la sua posizione, invitando le società a una maggiore interlocuzione: “Per risolvere la questione del nulla osta hanno contattato il Comune, anziché l’Acr. Anche per il recente sopralluogo allo stadio hanno interpellato direttamente il custode e non il mio club. Tranquillizzo tutti: Sciotto non è un mostro”.
Domenica 12 luglio, con un messaggio WhatsApp inviato dal consulente esterno Leonardo Limatola all’ex amministratore delegato Paolo Sciotto, il Fc Messina chiese di riaprire il dialogo. Non arrivò alcuna risposta e anzi il giorno stesso l’Acr annunciò l’accordo con l’imprenditore salernitano Carmine Del Regno. Sul punto Sciotto è fermo: “In un anno e mezzo non ho mai incontrato il massimo dirigente del Fc Rocco Arena, che a mezzo stampa non ha mai parlato di una fusione, ma soltanto di essere disposto ad accettare una mia sponsorizzazione. A mio avviso sono sempre mancati la forma e una reale volontà”.
Emerge intanto che sono ben undici i calciatori che restano vincolati all’Acr. Tra questi anche tre over di peso come Pietro Arcidiacono, Alessio Cristiani e Gianluca Sampietro. “Avevano tutti raggiunto un accordo di natura biennale, per cui restano legati a noi. Per quanto ci riguarda, infatti, la richiesta di svincolo inviata da Cristiani è nulla. Ovviamente le scelte finali spetteranno al tecnico, che confidiamo di ufficializzare nel weekend, insieme al nome del direttore generale”. Che, salvo clamorose sorprese, sarà Pierluigi Di Santo, ex tra le altre di Rieti e Ascoli.
In merito alla posizione di Arcidiacono, va chiarito che al fantasista non mancano le opzioni alternative, dal Fc Messina all’ambizioso Siracusa, che partirà tra le favorite in Eccellenza ed è vicino anche alla firma di Emanuele Catania, che il 30 giugno scorso ha firmato la salvezza della Sicula Leonzio nei playoff di Lega Pro. Nel caso di un’interruzione del rapporto, l’attaccante ha rivelato alla società che, per motivi familiari, la destinazione aretusea sarebbe quella preferita, caldeggiando quindi la sua cessione.
Restano vincolati alla società di Sciotto anche il centrocampista over Fabio Bossa e i difensori 2001 Francesco Barbera, Manuel Rosario Puglisi (ingaggiato dal Catania nell’inverno scorso) e Domenico Romeo. E ancora Antonino Costa, 2000 che si è messo in luce con la formazione Juniores, Biagio Carini, attaccante classe 1999 rientrato dal prestito alla Pro Falcone, Santi Mancuso, punta del 2001 che era stato girato allo Scalea, e Simone Zappia, 2002 reduce da un’annata nel Due Torri.