La scelta di Eugenio Lu Vito come allenatore dà ufficialmente il via al percorso tecnico del Città di Taormina, la società appena nata dalla fusione tra lo Sporting Taormina e lo Sporting Atene e che ha tutta l’intenzione di recitare un ruolo di primo piano nel prossimo campionato di Promozione. Eugenio Lu Vito è stato presentato mercoledì pomeriggio a Mili insieme allo staff che sarà composto dal suo vice, Andrea Lombardo, dal preparatore dei portieri, Orazio Vittorio, mentre Antonello Garufi sarà il consulente di mercato.
Sarà un Città di Taormina a forte trazione giovanile, così come annunciato dal direttore generale, Giovanni Cardullo: “Abbiamo scelto Lu Vito perché è un tecnico che sa lavorare molto con i giovani. Il fattore che mi ha colpito in positivo sono state le richieste: il mister non ha fatto nomi di giocatori altisonanti, ma ci ha chiesto che vengano realizzate le condizioni affinché lui e il suo staff possano lavorare in serenità e valorizzare così la rosa a disposizione. Ecco, questo è il modo di fare calcio che noi riteniamo più giusto e che ci portiamo dietro fin dai tempi del Città di Messina. Il vice, Lombardo, è un elemento che ha sempre lavorato con lui, mentre Vittorio, il preparatore dei portieri, vanta anche un’esperienza con l’Acr Messina”.
La valorizzazione dei giovani sarà al centro del nuovo progetto sportivo taorminese: “Per il campionato non ci poniamo obiettivi: conosco la categoria e so quanto sia difficile affrontare questo campionato. Vogliamo fare bene, questo è sicuro. Sulla gestione dei giovani, invece, gli obiettivi ce li poniamo eccome – ha continuato Cardullo -. Nel giro di due o tre anni vogliamo creare un polo attrattivo per tutta la zona jonica. Questo territorio nasconde dei talenti davvero interessanti e il nostro compito sarà quello di farli emergere sia a livello giovanile che in prima squadra. Lavorare con gli juniores è bello ma anche complesso: non bisogna pretendere tutto e subito, ma per noi non è certo una novità. Grazie allo splendido lavoro di Mangano e Spanò, lo Sporting Atene in tutte le categorie giovanili è arrivato dietro solo al Camaro, che è una società più avanti di noi nella programmazione. Questo risultato è passato un po’ in sordina ma lo riteniamo un ottimo punto di partenza”.
Cardullo spiega perché il gruppo guidato da Maurizio Lo Re abbia scelto proprio Taormina: “È una piazza che mi ha sempre affascinato. Ho sempre creduto che sarebbe stato interessante fare calcio qui perché è una realtà che possiede delle straordinarie potenzialità. Ringrazio il presidente Mario Castorina per l’impegno e la fiducia, è un uomo che ha ha dato e continua a dare tanto per il calcio taorminese e ha voluto fortemente la nascita di questo progetto. Quello che ha reso particolarmente orgogliosi sia me che Maurizio Lo Re è la stima ricevuta non soltanto dagli ambienti taorminesi, ma da tutta la provincia jonica, fino a Catania, per quanto fatto ai tempi del Città di Messina”.
Cardullo, infine, torna sulla fine del rapporto con l’Atletico Messina, durato appena una stagione: “Dopo la fine dei campionati ci siamo confrontati con il resto del gruppo e abbiamo deciso che era il momento di separarci. Abbiamo visto che c’erano due idee di calcio incompatibili tra di loro e quindi non aveva senso continuare. È stato un addio che si è consumato in modo assolutamente tranquillo: d’altronde dall’altra parte c’erano dei ragazzi, che ringrazio, che vivono il calcio in modo genuino. Da un punto di vista tecnico il mio rammarico riguarda la sospensione del campionato dovuta alla pandemia, che è arrivata proprio quando la squadra aveva incanalato una serie di risultati importanti piazzandosi stabilmente in zona playoff“.