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Messina

Cortile Teatro Festival torna con “Comu veni Ferrazzano” di Giuseppe Provinzano

Reduce dal successo ottenuto all’esordio dall’Amleto di Sinisi, il “Cortile Teatro Festival” di Messina” si appresta a vivere la sua seconda settimana di cartellone con uno spettacolo e una performance-site specific. Il cartellone di eventi è organizzato dall’associazione “Il Castello di Sancio Panza” con il sostegno di “Latitudini”, la rete di drammaturgia siciliana, ed è diretto da Roberto Zorn Bonaventura e Giuseppe Giamboi.

Vincio Siracusano
Vincio Siracusano, in scena mercoledì

Giuseppe Provinzano è diventato in pochi anni uno dei teatranti palermitani più importanti, grazie anche al progetto “P3_coordinate popolari”, una trilogia che prende spunto dal grande etnologo Giuseppe Pitrè. Filo conduttore di questa ricerca linguistica, il confronto tra l’attore-regista e l’artista scenografa Petra Trombini. Nel cortile del palazzo Calapaj–D’Alcontres (ore 20,45) lunedì 20 luglio andrà in scena “(Comu veni) Ferrazzano”.

“Per guidarci in questa trilogia – dice Provinzano – abbiamo scelto di affidarci alla figura di Ferrazzano, alter ego scaltro di Giufà, al quale il Pitrè ha dedicato diverse storie a fare da contraltare al babbasone di lui più noto. Ferrazzano è una sorta di Virgilio, un trait d’union tra i vari capitoli che in questo secondo lavoro della trilogia si presenta in tutta la potenza narrativa e performativa».

Ferrazzano
Ferrazzano è l’alter ego scaltro di Giufà

Sono più di 35 le storie che Ferrazzano può raccontare; il pubblico le sceglie da una bisaccia sfidando Ferrazzano in un gioco tipico delle vecchie osterie, sfidandosi “a chi la racconta meglio”, con un bicchiere di vino quale premio o come pegno.

Si svolgerà invece mercoledì 22, alle ore 20,15 la seconda performance site-specific: “Theremani” di Vincio Siracusano. Lo spazio del cortile del settecentesco Palazzo diventerà come uno strumento musicale. Una installazione in cui lo spettatore si trasforma nell’attore principale, avendo letteralmente in mano il suono e la luce che attraversano il cortile. Tramite dei sensori, il movimento delle mani viene connesso ad un sistema che genera suoni e luci e fa si che gli spettatori siano immersi in un’atmosfera fuori dal comune.

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