Nei locali della Camera di Commercio, il Fc Messina ha presentato il nuovo organigramma. Marco Rizzieri, ex Torino, non avrà un ruolo tecnico ma sarà il direttore generale. Lo spagnolo Francisco Antonio Belmonte Botella entra tra i consiglieri di amministrazione.
Leonardo Limatola sarà un consulente esterno, con delega all’impiantistica sportiva. Proprio il suo è stato l’intervento più significativo: “Sono nel calcio da un decennio. Arrivo in una piazza che ha grandi potenzialità, in una città che può essere un polo attrattivo. Entro a far parte di un organigramma che è già degno di un club di serie B. Mi occuperò dei progetti immobiliari e dello stadio. Con i consulenti tecnici, come l’ingegnere Mento, abbiamo già effettuato dei sopralluoghi”.
L’ex dirigente della Fiorentina è particolarmente attratto dal pur discusso bando sul “Franco Scoglio”: “È una bellissima sfida, che siamo pronti ad affrontare. Vogliamo partecipare e vincerlo, anche se non sappiamo quanti altri concorreranno con noi. In Italia spesso non si ha mai la certezza di quando possa partire un’opera. Ma il bando di Messina ha tempi stretti, certi ed è esecutivo”.
Limatola ha sottolineato come l’impiantistica sia una nota dolente in tutto il Paese, con pochissime eccezioni: “A Firenze per anni hanno cercato di realizzare un nuovo stadio e sono stati bloccati dalla burocrazia. Sta accadendo anche con il presidente Rocco Commisso, che pure ha finanze e voglia di fare. Soltanto la Juventus è riuscita a realizzarlo quasi da zero”.
Anche su questo fronte siamo il fanalino di coda in Europa: “Frosinone, Atalanta e Udinese rappresentano degli unicum. Bisogna altrimenti tornare al “Mapei Stadium” del Sassuolo che risale agli anni ’90. Nell’ultimo decennio sono stati ristrutturati duecento stadi in Europa, soltanto due in Italia”.
Limatola conosce comunque le criticità della struttura di San Filippo: “Il “Franco Scoglio” può ospitare anche concerti ed eventi, ma ha necessità di manutenzione. Lo stadio è vetusto, obsoleto ed è stato realizzato vent’anni prima della realizzazione. È scomodo per i tifosi”.
Il consigliere di amministrazione Franco Mento ha chiarito che è in fase di definizione un progetto che mira a valorizzare lo stadio e che sarà presentato in fase di adesione al bando: “Non dico mai gatto se non c’è l’ho nel sacco. Stiamo definendo il progetto e l’1 ottobre lo presenteremo. Quando degli investitori lo visitano si rendono conto della potenzialità ma oggi è un’isola nel deserto, abbandonata e i costi di gestione sono elevati. Non c’è mai stato un progetto globale, complessivo. Il presidente Arena non vuole soltanto la partita domenicale, ma valorizzare lo sport a 360 gradi. Può rappresentare un punto di riferimento per città”.
In vista della prossima stagione non ci sono ancora certezze sulla gestione. Un tasto dolente, sul quale ha pigiato l’amministratore delegato Carmelo Santoro: “C’è una delibera di Giunta che proroga fino al 2021 la concessione all’Acr, che doveva pianificare i lavori propedeutici per programmare un eventuale ripescaggio. Presupposti che ci sembrano decaduti. Abbiamo manifestato la nostra disponibilità a gestire l’impianto. C’è una procedura di revoca in corso: attendiamo le scelte dell’Amministrazione. Siamo spettatori interessati, che restano alla finestra”.
A parlare anche il vicepresidente Santi Cosenza: “Sono messinese e quindi ancora più contento degli altri. Punteremo a migliorarci, quest’anno la mia presenza sarà più costante”.