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Rocca, il tecnico dell’Under 19 Alessandro Fasolo: “Si riparta dai vivai”

La stagione 2019/2020 ha visto la riconferma del titolo Under 19 da parte del Rocca di Caprileone, che ha messo in mostra tanti ragazzi del suo vivaio anche con la prima squadra. Dell’importanza del progetto ha parlato il mister Alessandro Fasolo.

La conferma del titolo sottolinea la bontà del settore giovanile biancoazzurro. Cosa l’ha colpita di più di questo gruppo? E quali sono i margini di miglioramento?
“Rivincere il titolo juniores è stata una bella soddisfazione, anche perché i ragazzi hanno mostrato una grande qualità umana, ancor prima di quella calcistica. Molti di loro la domenica giocavano in prima squadra e il lunedì il campionato Under 19 senza mai risparmiarsi. E anche quando abbiamo avuto delle difficoltà numeriche ci siamo compattati e i sacrifici dei ragazzi sono serviti per portare avanti quanto di buono fatto a inizio stagione”.

Alessandro Fasolo
Alessandro Fasolo guida la formazione Under 19 del Rocca di Caprileone

Un risultato che è stato possibile anche grazie al supporto della società e di mister Bontempo, allenatore della prima squadra.
“Credo che il miglioramento sarà inevitabile perché i nostri ragazzi sono classe 2001, 2002, 2003 e 2004. Quindi, quest’anno, abbiamo lavorato in prospettiva per le prossime stagioni”.

Quali sono le caratteristiche che devono avere i giovani che indossano la maglia del Rocca?
“Partiamo dal fatto che i ragazzi di Rocca di Capri Leone non hanno bisogno di molti consigli perché sono veramente dei ragazzi eccezionali, con dei valori sani e pronti da subito al sacrificio per la maglia. Però a loro ma anche ai tanti giovani calciatori dico che bisogna avere un pizzico in più di pazienza per arrivare a determinati obiettivi. Ovviamente capisco che la giovane età che a volte ci rende impazienti ma se sapranno aspettare avranno grandi soddisfazioni”.

Massimo Bontempo
Il tecnico della prima squadra Massimo Bontempo in tribuna (foto Calogero Germanà)

L’emergenza Covid-19 potrebbe stravolgere il mondo dello sport con tante società sportive in crisi. Quali potrebbero essere le opportunità per trasformare questa crisi in un’occasione per crescere?
“Iniziamo con il dire che è qualcosa che ci ha spiazzato tutti, ha stravolto la programmazione della nostra stagione ma era logico fermarsi e seguire le direttive che hanno coinvolto tutto il Paese. Ripartire non sarà facile perché bisognerà sempre tenere alta la tensione fino a quando la pandemia non sarà del tutto superata. Credo che l’ideale per le società dovrebbe essere ricominciare dal proprio territorio, implementando e ampliando il vivaio. In questo senso il Rocca, una società fatta di persone serie, competenti e preparate, è un esempio virtuoso dato che segue questa strada da anni e sono sicuro che i frutti di questa strategia continueranno a vedersi anche in futuro”.

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