I contagi tornano a salire in Italia, con una impennata in Lombardia, ma il governo vara un nuovo allentamento delle misure anti-Covid-19 con un Dpcm firmato dal premier. Gli sport di contatto amatoriali potranno dunque riprendere il 25 giugno “se le regioni ma anche i ministri dello Sport e della Salute – ha sottolineato Giuseppe Conte – ne accerteranno la compatibilità con la situazione epidemiologica”.
“Prendo atto della decisione”, dichiara Vincenzo Spadafora, che chiede di trovare intanto risorse per sostenere i lavoratori e gestori degli impianti. Da venerdì 12 giugno, come previsto, riprendono gli eventi sportivi professionistici, senza pubblico, con la semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan.
Lunedì riapriranno quindi le aree giochi e i centri estivi anche per i bambini da zero a tre anni, oltre alle sale scommesse. E sempre dal 15 giugno “potrà essere scaricata in tutto il territorio nazionale e sarà operativa la app Immuni – ha aggiunto il premier –. La potete scaricare con sicurezza e serenità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa, non invade gli spazi privati”.
Insomma da lunedì ci saranno altri spazi di libertà. Potranno riaprire anche sale giochi e bingo, tra i settori più penalizzati dal lockdown, sempre però con l’avvertenza alle Regioni di tenere conto dell’andamento della pandemia. Via libera come previsto a cinema e teatri e agli spettacoli all’aperto, per un massimo rispettivamente di duecento e mille spettatori. I corsi professionali potranno essere svolti in presenza.
Novità anche per i viaggi all’estero: se le crociere restano sospese fino al 14 luglio, oltre ai voli nell’area Schengen si potrà andare da martedì anche in Albania e nei Balcani. Nei Paesi esterni all’Unione europea – esclusa la Gran Bretagna – non si potrà invece fino al 30 giugno. “È aumentato a cinque giorni il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare – spiega Conte – per chi fa ingresso sul territorio nazionale per comprovate ragioni di lavoro” come “per chi va all’estero per comprovate ragioni lavorative”.
Ribadite le disposizioni di base per limitare i rischi di contagio, dal distanziamento sociale al divieto di assembramento. Le nuove misure saranno efficaci fino al 14 luglio. Per un mese ancora niente discoteche anche all’aperto, fiere e congressi, ma i governatori potranno stabilire una diversa data considerati i dati del contagio.
“Possiamo dire che parte la fase 3”, dice il presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. “Il Governo ha sostanzialmente recepito le linee guida delle Regioni ed altri settori – finora bloccati dal lockdown – possono rimettersi in moto”.
Intanto i dati della Protezione civile dicono di 379 nuovi casi in 24 ore (mercoledì erano stati 202), ben 252 dei quali in Lombardia (con oltre 13mila tamponi), che risale oltre il 66% del totale. Le vittime sono 53, il dato più basso dal 2 marzo (già registrato quattro giorni fa); tra i nuovi deceduti 25 sono in Lombardia.
Le buone notizie vengono dall’Emilia Romagna, per la prima volta a zero vittime, come altre nove regioni. In totale in Italia i morti con il coronavirus sono ora 34.167. Non decolla ancora il numero dei test effettuati: poco più di 62mila, lontani dai 90mila possibili ogni giorno secondo il commissario Domenico Arcuri. “I test ci sono e non mancano i reagenti“, fanno sapere dal suo staff. Si tratterebbe quindi di una scelta delle Regioni, specie di quelle a più basso contagio.