Dopo mesi di silenzio, imposto ai tesserati, ma anche a sé stesso, il presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto è tornato a parlare sulle colonne della “Gazzetta del Sud”, a cui ha confermato le valutazioni in corso sul suo eventuale disimpegno, dopo tre anni avari di soddisfazioni: “Tuttora sto riflettendo se sia davvero giunto il momento di chiudere qui col calcio. Non ho ancora preso una decisione sul futuro del club. Mi voglio prendere un’altra settimana. Sono giorni decisivi per me e la mia famiglia. Non è facile decidere. Da un lato c’è il cuore e la voglia di continuare, dall’altro la ragione e mi spinge a pensare che sarebbe da pazzi sfidare ancora la sorte”.
Il massimo dirigente non ha nascosto l’amarezza per le dure critiche arrivate dalla tifoseria organizzata e dalla piazza, sfiduciate dai continui cambi di scenari e di uomini coinvolti, non chiudendo comunque del tutto le porte a un’eventuale quarta stagione al timone del club: “Vivo male questa situazione. Le offese mi continuano a ferire. Dopo tre anni mi sento stanco e non riesco ad accettare di ricominciare con le contestazioni. Per me è un fallimento non aver portato il Messina dove avrei voluto. Prima che un presidente sono un tifoso, se penso a come ho vissuto l’ultimo periodo non mi vedo ancora al timone del club. Ma mai dire mai…”.
In caso di eventuale ripartenza, il club avrebbe già otto giocatori sotto contratto, al netto delle possibili valutazioni dello staff tecnico. Tra gli over avevano un accordo pluriennale l’attaccante Pietro Arcidiacono e il centrocampista Alessio Cristiani. Sono vincolati all’Acr Messina fino al compimento dei 25 anni di età il centrocampista over Fabio Bossa, e i tre difensori under, classe 2001, Francesco Barbera, Manuel Rosario Puglisi e Domenico Romeo, ex Città di Messina. Rientreranno infine dai prestiti gli attaccanti Biagio Carini, ’99 che era stato girato alla Pro Falcone, e Santi Mancuso, 2001 reduce da un’esperienza con i calabresi dello Scalea.