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Acr, Sciotto medita sul futuro. In otto sotto contratto, tanti under ai saluti

Per la famiglia Sciotto è un momento di inevitabile riflessione. La grave crisi economica indotta dal Coronavirus ha colpito soprattutto il comparto automobilistico, rimasto fermo per mesi e destinato probabilmente a soffrire ancora. Dopo gli innumerevoli cambi di scenari e uomini dell’ultimo triennio, in cui è stato dilapidato un patrimonio di fiducia, la proprietà dell’Acr sta meditando le prossime mosse. Che potrebbero essere più chiare dopo il Consiglio Federale dell’8 giugno, chiamato a dare certezze sul nuovo assetto dei tornei professionisti e sull’eventuale creazione di categorie semi-pro.

Cristiani
Alessio Cristiani aveva firmato un biennale (foto Nino La Macchia)

Se gli imprenditori originari di Gualtieri Sicaminò confermeranno il loro impegno per la quarta stagione consecutiva, dovrà prima di tutto essere definito il destino del responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo, protagonista a più riprese in riva allo Stretto nelle ultime annate, e dell’allenatore Andrea Pensabene, che per un curioso scherzo del destino ha diretto il Messina soltanto per tre gare, sia nel 2011 che nel 2020, con il torneo bloccato a otto giornate dal termine dall’emergenza Covid-19.

Sfumate in fretta le eventuali piste che portavano all’ex difensore giallorosso Agatino Chiavaro, confermato come ds dall’Acireale, e al tecnico Giuseppe Pagana, che resterà anche lui in granata, non trovano conferma le indiscrezioni relative a un eventuale accordo con Giovanni Martello, ex ds di Gela, Ribera ed Enna, affiancato all’Acr già nei mesi scorsi.

Bossa
Bossa in azione con la maglia dell’Acr Messina (foto Nino La Macchia)

Comunque vada, la rosa sembra destinata a cambiare volto. Sono otto i calciatori vincolati all’Acr anche nella prossima stagione. L’attaccante Pietro Arcidiacono era stato soffiato alla Sicula Leonzio grazie a un accordo pluriennale. Aveva siglato un biennale con l’allora ds Antonio Obbedio anche il centrocampista Alessio Cristiani, in possesso di innegabili qualità tecniche ma frenato in carriera da troppi infortuni.

Bisognerà capire se questi accordi verranno davvero rispettati: soprattutto nel caso dell’ex senese non sono da escludere valutazioni differenti. Tutti sulla carta “liberi” gli altri pezzi pregiati della rosa, dall’attaccante Antonio Crucitti al difensore Francesco Bruno.

Barbera
Barbera celebrato dai tifosi dopo il gol con il Rotonda (foto Nino La Macchia)

Sono vincolati all’Acr Messina fino al compimento dei 25 anni di età il centrocampista over Fabio Bossa, reintegrato a stagione in corso e i tre difensori under, classe 2001, Francesco Barbera, rilanciato soltanto nel finale da Pensabene, ma rimasto ai margini del gruppo con Cazzarò, Rando e Zeman, Manuel Rosario Puglisi, arrivato a titolo definitivo dal Catania, e Domenico Romeo, ex Città di Messina.

Rientreranno infine dai prestiti gli attaccanti Biagio Carini, ‘99 che era stato girato alla Pro Falcone, e Santi Mancuso, 2001 reduce da un’esperienza con i calabresi dello Scalea. Sotto contratto ci sarebbe anche il portiere Federico Meo, che però nell’ultima annata ha lasciato il calcio per dedicarsi agli studi.

Santi Mancuso
L’attaccante Santi Mancuso rientrerà dal prestito allo Scalea

Hanno il “108” utile per svincolarsi il difensore Raffaele Vuolo, i centrocampisti Francesco Buono e Francesco Saverino (il cui nome è stato affiancato alla Vibonese), gli attaccanti Matteo Manfrè Cataldi, Francesco Orlando e Angelo Cafarella. Rientreranno sicuramente alla base per fine prestito i portieri Michele Avella, alla Casertana, e Alessio Pozzi, al Carpi, il difensore Vincenzo De Meio al Parma e l’attaccante Eugenio Licciardello al Cosenza.

Sono infine di proprietà del Camaro i sei giovanissimi Gabriele Alleruzzo e Giovanni Forestieri (portieri, 2002), Paolo Lembo e Simone Lo Presti (difensori, 2002), Giuseppe Bonasera (centrocampista, 2001) e Nicolò Capilli (centrocampista, 2002).

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