Dopo un biennio di successi a livello giovanile, l’obiettivo tracciato dai dirigenti è quello di migliorare ancora. Dopo tutto, questa è sempre stata l’arma del Camaro, capace di mettere in mostra ragazzi che hanno attirato le attenzioni perfino di club di serie B e C.
Soltanto nell’ultimo anno la “cantera” neroverde ha permesso il salto di Manuel Rando (2003) prima all’Empoli e poi al Cosenza, Davide Spadicchia, ex capitano dell’Under 17, che è stato tesserato dalla Viterbese, mentre già da un anno il classe 2005 Sandro Russo si trova allo Spezia e Manuele Di Bella (2003) veste la maglia del Parma. Risultati non certamente frutto della caso, ma della programmazione e della competenza che caratterizzano uno dei più importanti vivai calcistici della città.
Uno degli ambiti in cui il Camaro ha maggiormente investito sono senza dubbio le strutture. Le numerose risorse economiche impiegate per la messa a nuovo del Marullo, ora “Despar Stadium”, sono state un segnalo forte e chiaro alla città che vanta così uno degli impianti migliori per i settori giovanili e per le categorie dilettantistiche.
Per il responsabile del settore, Enzo Raimondi, i risultati raggiunti nelle ultime due stagioni rimangono assolutamente positivi: “Il nostro obiettivo rimane quello di crescere e migliorare, questo deve rappresentare lo spirito con cui ci accingiamo ad affrontare ogni sfida. Una cosa è certa: siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti a livello provinciale e regionale”.
“L’anno scorso – sottolinea Raimondi – gli Juniores hanno vinto il torneo regionale qualificandosi per la fase nazionale, dove sono stati sconfitti in semifinale dalla Romulea, che poi ha vinto il titolo. Con gli Under 17 abbiamo vinto il raggruppamento Messina-Catania e siamo arrivati fino alla finale, persa con il Calcio Sicilia Palermo, che da tre anni vince questo torneo”.
Risultati lusinghieri anche nell’ultima annata a livello giovanile, che per via dell’emergenza Coronavirus la Federazione ha sospeso definitivamente: “In questa stagione a livello Juniores ci siamo presentati con una rosa interamente composta da ragazzi nati nel 2003 e nel 2004 , senza mai schierare alcun 2001 o 2002. Nonostante questo abbiamo vinto il nostro raggruppamento. Con l’Under 17 eravamo campioni del raggruppamento Messina-Catania, bissando il successo della scorsa stagione, mentre con l’Under 15 eravamo primi nel nostro raggruppamento con due punti di vantaggio sulla seconda. Naturalmente capisco che la Federazione abbia imposto lo stop definitivo per garantire l’incolumità e la salute dei ragazzi, ma sportivamente sono rammaricato per quanto è accaduto perché quest’anno c’erano tutti i presupposti per portare a casa qualche titolo”.
Com’è noto, il Camaro si è preso un anno sabbatico dal calcio dei grandi. Il gruppo dirigente guidato da Antonio D’Arrigo aveva fatto il proprio ingresso nell’organigramma dell’Acr Messina, salvo poi separarsi dopo pochi mesi. In casa neroverde, però, prende corpo l’idea di ripristinare la prima squadra, ipotesi che Raimondi non smentisce: “È un sogno che sta cullando il presidente, che sta lavorando affinché diventi realtà. Noi come società non ci precludiamo nulla e soprattutto non chiudiamo le porte a priori a nessuno. Se, ad esempio, qualche società è intenzionata a fondersi con noi, per creare un soggetto ancora più forte, siamo pronti a sederci a parlare. Per noi la prima squadra può rappresentare un’ottima vetrina anche per i ragazzi provenienti dal settore giovanile, che rappresentano comunque la nostra linfa vitale. Mi preme poi ringraziare Giuseppe Fontana e Davide Manzo, per tutto l’aiuto e il supporto che ci hanno sempre dato in questi anni. Gli mando un grosso abbraccio, insieme ai più sentiti auguri per il nuovo incarico nel Cus Unime”.