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Sant’Agata, Ortoleva: “Pronto a lasciare senza ripescaggio. In D nuovi partner”

Questa volta il triplice fischio è arrivato veramente. La Figc ha decretato lo stop definitivo per tutti i campionati dilettantistici, ma adesso viene la parte più complicata, vale a dire la decisione sui parametri per gli eventuali ripescaggi. Uno scenario che interessa, e non poco, il Sant’Agata, pronto a mettere in campo tutti i propri requisiti per raggiungere la tanto sospirata serie D. In casa della società guidata da Antonio Ortoleva c’è attesa e, allo stesso tempo, regna un cauto ottimismo, considerati i risultati dell’ultimo triennio, con il ritorno in Eccellenza fino al secondo posto, a -7 dal Paternò capolista, ma con una partita in meno, nell’ultimo campionato.

Sant'Agata
Il Sant’Agata in posa al “Fresina” in occasione del match con il Gela

Il futuro sportivo della compagine biancoazzurra cammina di pari passo con quello del suo numero uno, pronto a fare un passo indietro in caso di mancato approdo nella massima serie dilettantistica: “Accetteremo qualunque decisione da parte degli organi federali – ha dichiarato Antonio Ortolevama mi preme dire che in caso di mancato ripescaggio in serie D riterrò concluso il mio percorso alla guida di questa società. Sono arrivato tre anni fa, abbiamo portato avanti un progetto di crescita costante sia sportivo che strutturale, riaperto le porte del “Fresina” ai santagatesi e ritengo legittimo il nostro approdo in D. Questa mia opinione è avallata dai numeri: siamo secondi in un ranking su scala nazionale e la graduatoria non tiene conto soltanto dell’andamento delle ultime stagioni. Al momento parlare di prospettive tecniche non ha senso, non posso garantire certezze perché sono il primo a non averle in merito al mio ruolo”.

Il presidente del Sant’Agata Ortoleva con il tecnico Ferrara

L’approdo nel massimo campionato dilettantistico rappresenterebbe un toccasana per tutta la città: “Qui c’è tanta voglia di D, molti imprenditori hanno mostrato interesse verso questa realtà sportiva e in futuro potrebbero sottoscrivere dei contratti di sponsorizzazione. Sant’Agata è una realtà che ha fame di calcio, abbiamo un impianto sportivo che a livello dilettantistico rappresenta un vanto per tutto il nostro territorio e sono certo che al piano superiore avremmo quell’entusiasmo che allevierebbe le difficoltà economiche e sociali dovute alla situazione che stiamo vivendo”.

La serie D, dunque, non spaventa Ortoleva, che elogia comunque la squadra per il campionato svolto con Pasquale Ferrara in panchina: “Non posso esprimere un giudizio tecnico, non ho le competenze adeguate, ma posso assicurare che il Sant’Agata di quest’anno era un grande gruppo, essendosi creata la giusta alchimia tra i giovani e i giocatori più esperti. Resta l’amarezza per quella sconfitta a tavolino con il Mascalucia arrivata dopo una bella affermazione sul campo. Quei tre punti hanno fatto la differenza, ma non è il momento di piangere sul latte versato. Vogliamo continuare un percorso intrapreso tre anni fa con i soci per portarlo a termine. Con i ragazzi ci siamo salutati, molti hanno espresso il loro gradimento per l’esperienza vissuta in questa stagione e questo ci fa molto piacere”.

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