A fine marzo, in piena emergenza Coronavirus, è nato “Air Factories”, fabbrica distribuita nata presso l’Università di Messina, dall’unione di intenti con alcune realtà imprenditoriali locali (Innesta, SmartME.IO, Neural e Locosegno.io) impegnate nel contenimento e nel contrasto al Covid-19, in aiuto alle esigenze del sistema ospedaliero.
Nella stessa piattaforma no profit rientrano adesso, in pieno spirito collaborativo del tutto gratuito, oltre 400 soggetti in Italia (ma anche all’estero) suddivisi in ricercatori, cittadini, aziende e startup del settore tecnologie innovative e prototipazione rapida. Obiettivo primario di ‘Air Factories’, sin dall’inizio delle attività, è stato quello di fornire rapidamente al personale sanitario i dispositivi utili a fronteggiare la pandemia.
“Air Factories – ha commentato il docente del Dipartimento di Ingegneria Giacomo Risitano – ha permesso di poter produrre una serie di oggetti, come ad esempio le valvole ‘Charlotte’ di Isinnova’ o i tendi mascherina, e componenti di nostra invenzione, ovvero, le ‘Epsilon’ che consentono di raddoppiare la potenza di tubazione all’interno degli ospedali. All’incirca sono stati prodotti 4000 dispositivi e adesso stiamo producendo alcuni software dedicati ai controlli ed al distanziamento sociale; desideriamo anche andare avanti e guardare oltre il Covid-19 per diventare un punto di riferimento nel caso dovessero presentarsi nuove emergenze”.
“Air Factories è nata quasi due mesi fa su iniziativa dell’Ateneo peloritano – ha aggiunto Ida Milone, Direttore del Dipartimento di Ingegneria – per contribuire a fronteggiare l’emergenza pandemica e con lo scopo di scambiare rapidamente idee e informazioni, tra cittadini, ricercatori, startup e aziende che lavorano nel campo della prototipazione rapida e delle tecnologie innovative, prima fra tutte la stampa 3D. In tal modo è stato possibile fare rete e, soprattutto, fungere da ‘centro di controllo e coordinamento’ per la realizzazione dei componenti più utili e necessari. L’Università di Messina ha pienamente supportato i docenti e dottorandi di ricerca del Dipartimento di Ingegneria, dell’incubatore di imprese Innesta, della start-up smartme.IO, di Neural e di Loconsegno.io, team di ex studenti dell’Ateneo, e Air Factories conta ad oggi 425 Air makers e 9 Air Administrator, coordinati dal dottorando di ricerca dell’Università messinese Dario Santonocito. Desidero ringraziarli, insieme a tutti i medici e operatori sanitari che hanno permesso ad Air Factories di contribuire, almeno in piccola parte, al loro prezioso lavoro di aiutare il prossimo”.