Dopo la conclusione anticipata del campionato di serie B2 per via del Coronavirus, la Nigithor di Santo Stefano di Camastra archivia la stagione all’ottavo posto in classifica con 24 punti e un +8 sulla zona rossa della classifica, in linea con gli obiettivi societari. A fare il punto è il tecnico Pippo Staiti: “Per tracciare il bilancio della stagione è importante partire da giugno 2019, quando io e la Nigithor abbiamo trovato l’accordo. Parto da qui perché la società, dopo la conclusione dei play-off promozione, aveva deciso di disputare un campionato di vertice in serie C e io condivisi pienamente questa scelta. Questo è stato il nostro orientamento fino a luglio, quando arrivò la richiesta alle società di partecipare al torneo di B2”.
Un cambio in corsa non semplice, anche nell’allestimento del gruppo: “Accettare ci ha portato a cambiare le nostre strategie di mercato, soprattutto quando tutte le altre società di B2 già avevano più o meno allestito i loro organici. La società è stata brava a predisporre sulla carta una squadra che poteva competere per la salvezza, obiettivo stagionale. Detto questo, il bilancio non può che definirsi positivo dal mio punto di vista, sotto vari aspetti. Il mio personale, in quanto all’esordio come primo allenatore in un campionato nazionale; quello della società, perché la salvezza non è mai stata in discussione; quello della squadra, perché sia individualmente che collettivamente la crescita sia stata evidente”.
Il tecnico del team di Santo Stefano di Camastra è soddisfatto anche per i risultati ottenuti dalla seconda squadra e dal settore giovanile: “In questi contesti si è portato avanti un lavoro iniziato già da qualche anno e che, con tanto impegno e passione, ci ha portato all’ulteriore crescita del gruppo nel suo complesso, che si traduce in gratificazione del lavoro svolto. Ci tengo a salutare e ringraziare il mio secondo Pippo Russo e il preparatore atletico Adriano Marullo, con in quali ho condiviso gioie e dolori e che mi hanno supportato in maniera determinante nei momenti complicati”.
Il Coronavirus ha imposto il blocco del campionato. Se si fossero giocate le restanti partite, quale posto avrebbe occupato la squadra? “Il virus non ha influito sul campionato, in riferimento al nostro obiettivo stagionale. Però lo ha fatto a livello personale perché, per chi come me è abituato a vivere di pallavolo, la privazione non è semplice, però era l’unica cosa che si doveva fare. Per quanto riguarda il resto della stagione, con il mercato di gennaio la società era riuscita a colmare alcune lacune che si erano venute a creare e, mi permetto di dire, che si era creato un nuovo entusiasmo e stavamo costruendo dei nuovi equilibri che sicuramente ci avrebbero permesso di chiudere la stagione nella ‘colonna sinistra’ della classifica. Penso che se tutto fosse andato per il verso giusto avremmo potuto lottare con alcune squadre per il quinto posto”.
Delle partite di questa stagione coach Staiti ne ricorda tre in modo particolare: “La prima di campionato perché è concisa con il mio esordio ed un brillante 3-0 in trasferta in casa dello Spartivento Reggio Calabria; l’ultima del girone di andata in casa contro il Palermo in quanto ha rappresentato il ritorno alla vittoria dopo sette sconfitte consecutive; infine la trasferta di Crotone, seconda di ritorno, perché rappresenta per me l’inizio di quel nuovo entusiasmo e dei nuovi equilibri di cui parlavamo prima”.
Anche se prematuro, inevitabile rivolgere un pensiero alla prossima stagione: “Adesso non saprei dare qualche anticipazione, perché ancora devo parlarne con la società. Il momento non è dei migliori e le difficoltà sono tante. Non possiamo entrare nel merito di quelli che saranno gli accorgimenti sanitari, come delle date e delle modalità di ripresa dell’attività. Sul futuro posso dire che società come la Nigithor, che hanno onorato gli impegni economici dal primo all’ultimo, nel momento in cui si metteranno sul mercato dovrebbero godere di una credibilità che in un momento di incertezza come questo sarà sicuramente un valore aggiunto”.