“È consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. Così una circolare inviata dal Viminale ai Prefetti sulle prescrizioni in vigore dal 4 e fino al 17 maggio. Si apre così alla ripresa degli allenamenti per le squadre.
Come riporta Sky, nei centri sportivi dei club, rispettando le norme del distanziamento, saranno consentite sedute individuali, senza staff tecnico. Quindi un solo calciatore ogni metà campo con pochi atleti presenti in contemporanea. Senza poter accedere a spogliatoi, palestre e altri spazi comuni. A porte chiuse ma all’aria aperta.
Il ministro per lo sport, Vincenzo Spadafora, aveva scritto nella serata di venerdì al Cts della Protezione Civile, a seguito delle ordinanze regionali, chiedendo “di tornare a valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra”.
Domenica sera è emerso che il Comitato Tecnico Scientifico è orientato a dare l’ok alla possibilità di allenamenti individuali per gli atleti di sport di squadra secondo un protocollo molto dettagliato, che esclude gli allenamenti di gruppo, già inviato dagli uffici di Spadafora e ora in fase di ultima revisione. Il protocollo sarà emanato nelle prossime ore dal ministro attraverso il sito istituzionale.
“Trovo consona la scelta del ministro Spadafora di far valutare al Comitato Tecnico Scientifico la ripresa degli allenamenti individuali anche per gli sport di squadra”. Lo afferma in una nota Simone Valente, deputato del Movimento Cinque Stelle.“Se con il nuovo Dpcm è consentito allenarsi in forma individuale, ritengo giusto che il provvedimento riguardi tutti gli atleti e non solo alcuni: da un pallanuotista a un cestista, da un calciatore a un pallavolista. Tra l’altro, si sta creando una situazione surreale con soltanto alcune Regioni, come Emilia e Lazio, che hanno concesso ai club di calcio il placet per il reinizio degli allenamenti fin dal 4 maggio: bisogna evitare che si generi tale disparità – prosegue Valente -. Già una settimana fa avevo espresso i miei dubbi in merito chiedendo, dopo aver ascoltato Federazioni e Leghe, che dove possibile si debbano consentire al più presto gli allenamenti rispettando protocolli di sicurezza e linee guida”.