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Messina

Mento: “Difficile ripartire. In D ci vorrebbe obbligo del medico in trasferta”

Diretta Instagram anche per il medico sociale del Fc Messina Francesco Mento, che ha fatto il punto sulla delicata situazione imposta dal Coronavirus al mondo dello sport: “Questa situazione la vivo male e mi sorgono giornalmente dubbi apprendendo le notizie dai mezzi di informazione. Spero che possiamo uscirne presto ma credo che passerà molto tempo prima di arrivare a un vaccino e comunque il rischio concreto è che non sia subito sufficiente, perché il Covid-19 sembra avere tre ceppi completamenti diversi tra loro a livello geografico”.

Il lockdown che ha costretto a tanti sacrifici gli italiani era comunque la via obbligata, considerando che la pandemia ha già originato oltre 26mila decessi sul territorio nazionale: “A Messina siamo arrivati a 45 vittime, quasi tutte molto anziane con patologie pregresse, ma questo non significa che i giovani non siano soggetti a contrarre la malattia. Potrebbe essere più utile trovare gli anticorpi di persone già guarite dalla malattia per fare un’immunizzazione sulle altre cellule. Ma neppure tra i principali scienziati è chiara la strada da seguire”.

Giuffrida
Giuffrida si lamenta per un colpo ricevuto (foto Alfredo Consoli)

La formazione allenata da Ernesto Gabriele aveva ottenuto dodici risultati utili nelle ultime quindici giornate e la sosta forzata ha interrotto la rincorsa al terzo posto, distante appena una lunghezza: “Appena la situazione si normalizzerà il mio desiderio è quello di correre su un prato verde e vedere rotolare la palla in porta. Abbiamo interrotto sul più bello una cavalcata inarrestabile. Credo purtroppo che questo campionato non riprenderà più”. 

Anche lo staff tecnico del Fc è infatti molto perplesso sulla sostenibilità dei protocolli in D: “Il Comitato Tecnico Scientifico, insieme alla Federazione, ha stilato regole molto rigide e poche società calcistiche possono rispettarle. Bisognerebbe intanto riottenere l’idoneità sportiva e poi dividere in gruppi separati tutti i tesserati. Sperando chiaramente di non incorrere in qualche caso di positività, che potrebbe costringere l’intera squadra alla quarantena”.

Fc Messina
Il Fc Messina celebra l’impresa con il Savoia (foto Marco Familiari)

In quarta serie peraltro non è imposta la presenza di un medico in trasferta, ma è chiaro che in questo momento ciò rappresenterebbe un rischio supplementare: “Alcuni colleghi del nostro girone mi confermavano che non seguivano la squadra in trasferta perché non era obbligatorio a termine di regolamento. Adesso mi chiedo come si potrebbe affrontare questa situazione inedita per tutti senza la vicinanza dello staff sanitario”.

Mento è stato nell’organico di entrambi i club cittadini ai nastri di partenza della D: “In passato ho lavorato all’Acr Messina. C’era anche lì una grande voglia di fare bene ma qui al Fc ho trovato una grande organizzazione e credo che per molti versi questa società sia già pronta per il mondo dei professionisti”.

Francesco Mento
Francesco Mento è stato medico sociale anche dell’Acr Messina

Prima della sosta era arrivato anche l’esordio dei “Testi Fracidi” sugli spalti e Mento ne è soddisfatto come tutto il club: “So che il presidente Arena grazie alla sua simpatia e alle sue iniziative sui social in questi giorni ha attirato le simpatie di altri tifosi dell’Acr, che prossimamente inizieranno a seguire la squadra”.

Per il futuro sarà determinante la disponibilità dell’impiantistica, per la quale sono peraltro attesi i bandi del Comune: “Spero che la nostra società possa competere per la gestione del “Franco Scoglio”. Sarebbe ideale averlo con tutti i servizi annessi, come la foresteria. Il “Celeste” è stato comunque utilissimo per gli allenamenti”. 

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