“Mallorca, a gennaio, durante il primo ritiro in maglia Trek-Segafredo e un promettente inizio di stagione. Ora concentriamoci sul futuro e cerchiamo tutti, per quanto possibile, di pensare a rialzarci”. Vincenzo Nibali, su Facebook, lancia un messaggio di speranza e, allo stesso tempo, prova a proiettarsi alla ripresa dell’attività agonistica, quando l’emergenza coronavirus cesserà.
Dalla Svizzera, collegato con Eurosport, lo Squalo dello Stretto ha descritto come sta vivendo questo momento: “La mia attività è molto ridotta. Qui non c’è stato il blocco totale come in Italia, dunque ho avuto la possibilità di andare in bici, senza però svolgere allenamenti esagerati. Sono rimasto quasi sempre a casa, a meno di qualche giretto”.
A chi, dopo i suoi tanti trionfi, gli ha dato comunque del fortunato, Nibali replica: “Penso che una delle sfortune più grosse sia stata quando ho perso la maglia rosa in occasione del Giro vinto da Ivan Basso, ma lì almeno è andata bene a livello di squadra. Poi ricordo anche la vittoria sfumata all’Olimpiade di Rio per una caduta con tanto di clavicola rotta e inoltre lo scontro con il presunto fotografo all’Alpe d’Huez in un Tour de France. Quando vinco io, dicono che tutti gli altri cascano, viceversa mai. Come dice Fiorello in siciliano c’è il proverbio “Di unni mi chiovi mi sciddica (Da dove mi piove mi scivola)“. Chi commenta da casa, tante volte, non capisce”.
I programmi del campione messinese sono stati logicamente stravolti a causa dello stop forzato: “Il calendario modificato comporterà una seconda ripartenza per quanto mi riguarda. Ci confronteremo in squadra sulla base delle nuove indicazioni per la stagione. Dovevo fare il Giro d’Italia e pensare alle Olimpiadi, adesso il calendario è stravolto e non so da dove riprenderò. I Giochi di Tokyo? Non era possibile disputare un evento del genere in questa situazione, in tutto il mondo gli appuntamenti sportivi e non sono stati rinviati. La decisione più saggia è stata rinviarli al 2021, non sarà un problema. Una scelta logica anche perché tutti gli atleti devono ottenere il punteggio per parteciparvi”.
Se potessi rivivere una delle tue vittorie? Nibali non ha dubbi e ha un pensiero speciale: “Ripenso a Michele Scarponi, nell’anniversario della sua scomparsa. Mi riporta al successo nel Giro del 2016, una delle mie vittorie più belle, conseguita con un lavoro di squadra e un’emozione che ti resta tanto dentro. Io non parlo tantissimo via social, ma il pensiero che ho per lui è profondo. Abbiamo condiviso giochi, scherzi e rivalità. Quando eravamo rivali con Scarponi c’era lo sfottò dopo la gara. Non finiva più, subentrava il gioco ed era bello per quello”.