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In vigore l’ordinanza di De Luca. Ma il Consiglio di Stato dà l’ok all’annullamento

È entrata in vigore a Messina la discussa ordinanza del sindaco Cateno De Luca, che ha istituito una banca dati on line per disciplinare gli arrivi dallo Stretto. Questa mattina il sindaco ha effettuato alcuni controlli con la polizia municipale alla Rada San Francesco per verificare se i passeggeri che sbarcano dai traghetti siano registrati o meno.

L’ordinanza specifica che chi fa ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia a piedi sia a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto, è tenuto, almeno 48 ore prima dell’orario previsto di partenza, ad accedere al sistema di registrazione on-line www.sipassaacondizione.comune.messina.it.

Cateno De Luca
Il sindaco di Messina Cateno De Luca agli imbarcaderi (foto Ansa – Carmelo Imbesi)

Il passeggero dovrà dichiarare di conoscere le disposizioni dei Dpcm e delle ordinanze del presidente della Regione sulla emergenza coronavirus; indicare le motivazioni dello spostamento e la località di destinazione, dove trascorrere il periodo di isolamento fiduciario. Se i motivi sono validi potrà accedere nella città dello Stretto altrimenti sarà vietato l’ingresso.

Sull’ordinanza però pende già la spada di Damocle del Consiglio di Stato che, con il parere della Prima sezione n. 735/2020, pubblicato martedì sera, ha espresso con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’interno, pervenuta nella mattinata, per l’annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del sindaco.

Rada San Francesco
Gli imbarcaderi della Rada San Francesco

Un provvedimento “a tutela dell’unità dell’ordinamento, che evidenzia una sua rinnovata attualità e rilevanza, proprio a fronte di fenomeni di dimensione globale quali l’attuale emergenza sanitaria da pandemia che affligge il Paese, al fine di garantire il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e tra questi e le autonomie territoriali”.

Tale potere – ha ribadito la Sezione – trova la sua ragion d’essere nell’obbligo gravante sul Presidente del Consiglio dei ministri, sancito dall’art. 95 Cost., di assicurare il mantenimento dell’unità di indirizzo politico ed amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’art. 5 Cost.

imbarcaderi
Gli imbarcaderi di Messina (foto Ansa – Giovanni Isolino)

“In presenza di emergenze di carattere nazionale – ha concluso il Consiglio di Stato – pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell’emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali”. Al parere seguirà deliberazione del Consiglio dei Ministri, che dovrà essere recepita con decreto del Presidente della Repubblica.

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