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Sibilia: “A rischio il 30% delle società. Obbligati a dare il risultato del campo”

L’emergenza coronavirus prosegue, ma i vertici del calcio italiano non si arrendono e confidano in una regolare chiusura dei campionati. Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, è intervenuto in collegamento con Radio Sportiva per fare il punto: “Dalla relazione dei nostri esperti si evince che la Lega Nazionale Dilettanti potrebbe perdere intorno al 30% delle società sportive. Questo fa capire le condizioni in cui ci potremmo trovare, siamo molto preoccupati. Ci aspettiamo un’attenzione particolare per quanto riguarda il calcio giovanile e di base in Italia, per consentire di portare a termine i campionati con le certificazioni mediche dovute. Quando ci saranno le condizioni sanitarie potremo riprendere e il giudice dev’essere soltanto il rettangolo di gioco. Abbiamo la necessità di chiudere i campionati in 40-45 giorni, siamo obbligati a dare il risultato dal campo”.

Carbonaro
Carbonaro prova ad anticipare il portiere (foto Marco Familiari)

La Lega Nazionale Dilettanti, prendendo atto delle nuove disposizioni contenute nel DPCM del 1° aprile 2020, ha intanto comunicato di aver esteso la sospensione delle attività sino a tutto il 13 aprile, sia a livello nazionale che territoriale. “Di conseguenza – si legge nella nota – anche le gare della fase nazionale della Coppa Italia Dilettanti, ancora da disputare, sono state rinviate a data da destinarsi. Nel dettaglio si tratta di Caratese-Chisola (Girone A, riposa Sestri Levante), Trento-San Donà 1922 (Girone B, riposa Manzanese), Corato-Vis Afragolese (Girone C, riposa CS Vultur) e Forsempronese-Tiferno Lerchi (Girone D)”.

 

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