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Messina

Strangola la compagna e chiama i Carabinieri. A Furci l’ennesimo femminicidio

Una donna è stata strangolata lunedì dal compagno a Furci Siculo, in provincia di Messina. A chiamare i Carabinieri è stato lo stesso assassino, in stato confusionale. La vittima è Lorena Quaranta, 27enne originaria di Favara, centro della provincia di Agrigento, iscritta alla facoltà di Medicina a Messina.

Il compagno, anche lui studente di Medicina, che ha confessato il delitto, avvenuto al culmine di una lite violenta, è Antonio De Pace, calabrese di Vibo Valentia. Prima di chiamare i Carabinieri ha cercato di suicidarsi tagliandosi le vene, ma l’arrivo dei militari gli ha salvato la vita.

Lorena Quaranta
Una foto tratta dal profilo Facebook di Lorena Quaranta

Il femminicidio è avvenuto nella casa che i due dividevano a Furci Siculo. Il giovane è in stato di fermo, giovedì il gip dovrebbe convalidare il provvedimento. Sentito per tutto il giorno dai Carabinieri, ancora in stato di choc, avrebbe dato una ricostruzione confusa dei fatti. Non è ancora chiaro il motivo della lite che ha preceduto l’assassinio.

L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Messina, guidata da Maurizio De Lucia. Il sindaco di Favara, Anna Alba, ha annunciato intanto di avere concordato con il sindaco di Furci Siculo la proclamazione del lutto cittadino nel giorno in cui la salma rientrerà nel centro agrigentino.

violenze domestiche
Il numero di emergenza contro le violenze domestiche

E sul drammatico accaduto è intervenuta la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio: “In provincia di Messina è avvenuto l’ennesimo femminicidio all’interno delle mura domestiche, dove l’emergenza Coronavirus ci impone di stare. Lorena Quaranta studiava medicina, è stata strangolata a morte dal suo convivente e fidanzato Antonio De Pace. Un dramma senza scusanti: queste non sono relazioni d’amore. Ci stringiamo in questo momento terribile alla famiglia di questa ragazza che aveva scelto di essere un medico e ripetiamo alle donne, senza sosta: denunciate, fate allontanare chi può farvi del male o in extrema ratio allontanatevi, anche con i vostri bambini. Il 1522 è a vostra disposizione, chiedete aiuto”.

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