Già lo scorso 24 marzo, dopo l’ufficializzazione della sua positività al COVID-19, aveva voluto rassicurare tutti circa le sue condizioni di salute attraverso un video-messaggio. Andrea Saraniti, ex attaccante di Acr e Città di Messina, ha parlato al sito ufficiale del Vicenza per raccontare come sta trascorrendo questi giorni di isolamento: “Abbiamo svariati programmi di allenamento, ci teniamo in forma sia mentalmente che fisicamente, dobbiamo farci trovare pronti. Io sono fortunato ad avere una casa con il giardino, così lo posso sfruttare, ci aveva visto lungo mia moglie a inizio stagione”.
Con l’Acr la punta palermitana è scesa tre volte in campo in Serie D nel 2011, ma nel 2012-13 la definitiva consacrazione arrivò tra le file del Città di Messina. Componendo un tridente da sogno con Citro e Tiscione, Saraniti andò a segno 14 volte, raggiungendo i playoff.
Dopo aver assaporato la serie B con la maglia del Leccce, quest’anno ha siglato tre gol in ventidue presenze in un campionato che per il Vicenza (+6 sulla seconda nel girone B di terza serie) era stato trionfale sino al momento dell’interruzione. “Mi trovo benissimo, è stato il primo anno al Nord. Sono stato accolto bene, sia io che mia moglie. Com’è Renzo Rosso? Qui sembra di stare in Serie A, la società non ci fa mancare nulla. A parte questo piccolo intoppo della quarantena forzata che è una cosa che passerà e già ora sto meglio, ma siamo noi a dover dare una mano a tutta l’Italia. Nessuno è immune da questo virus purtroppo, si prende punto e basta, perciò state a casa. Io ci sono passato solo per un breve periodo per fortuna, ma stiamo a casa. Aiutiamo chi ci sta aiutando”.
Saraniti ha poi svelato alcune curiosità: “Se sono casinaro? Diciamo che sono sul podio, sono un giocherellone, mi piace scherzare. Gli idoli? Uno è stato Caracciolo, lo seguivo soprattutto quando stavo nei dilettanti, quando lo vidi giocare al Barbera, nonostante l’annata non ottimale, si è visto che era un gran giocatore e nella sua carriera l’ha dimostrato. Tra quelli più famosi sicuramente Ibrahimovic, poi è un personaggio, lo seguo molto, è proprio così nella sua vita di tutti i giorni. Che squadra tifo? Sono cresciuto guardando il Palermo e quindi ho il cuore legato a quei colori, ma sono interista”.
Ripercorrendo la sua carriera ha quindi commentato con la consueta ironia: “Nove anni fa, quando vinsi l’Eccellenza, capii che avrei potuto giocare nei professionisti. Sono felice di aver fatto questa carriera e di poterla continuare a fare. In quali squadre ho giocato? La Sicilia l’ho fatta tutta, Calabria, Campania, Puglia, Lazio, Marche e Veneto. Vi dico le regioni che sono di meno, facciamo prima”.